Ermal Meta, chi è: età, vita privata, le origini albanesi, il rapporto con il padre: l'artista a Sanremo in duetto con Maninni

Venerdì 9 Febbraio 2024, 12:16

Precedenti a Sanremo

Ermal Meta è salito come concorrente sul palco dell'Ariston due volte come componente di un gruppo, sempre nella categoria Giovani, e quattro volte come solista, una tra i giovani e tre nei Big, per un totale di sei Festival. La prima partecipazione risale al Sanremo 2006, quando si esibisce in qualità di chitarrista della band Ameba 4 nella sezione Giovani con il brano “Rido... forse mi sbaglio”, venendo tuttavia eliminato alla prima serata. La seconda partecipazione è al Sanremo 2010, questa volta come cantante del gruppo La fame di Camilla, sempre nella sezione Giovani, con il brano “Buio e luce”. Vengono però eliminati dopo la prima esibizione. Viene selezionato, nel 2016, tra i partecipanti di Sanremo Giovani, questa volta come solista, con il brano “Odio le favole”, classificandosi terzo dietro a Chiara Dello Iacovo e Francesco Gabbani, che trionfa con “Amen”. Nel 2017 Meta ha preso parte per la quarta volta al Festival di Sanremo, nella sezione Big, con il brano “Vietato morire”, classificandosi terzo. Nel corso della manifestazione sanremese, il cantautore ha vinto il premio di miglior cover nella serata del giovedì interpretando “Amara terra mia” di Domenico Modugno, mentre in quella conclusiva si è aggiudicato l'ambito Premio della Critica “Mia Martini”. In occasione del Festival di Sanremo 2018 il cantautore ha presentato il brano “Non mi avete fatto niente” in coppia con Fabrizio Moro, con un testo scritto dai due insieme ad Andrea Febo in seguito all'attentato di Manchester al concerto di Ariana Grande. Il brano, infine, risulta vincitore del Festival, davanti allo Stato Sociale con “Una vita in vacanza” e Annalisa con “Il mondo prima di te”. L'ultima partecipazione, la sesta, risale al 2021 quando Ermal si è classificato terzo con il brano “Un milione di cose da dirti”, dietro a Fedez e Francesca Michielin con “Chiamami per nome” e ai Maneskin vincitori con “Zitti e buoni”. Quell'anno è risultato vincitore del premio per la migliore composizione musicale dedicato a Giancarlo Bigazzi.

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