La nuova legge
Fino all’entrata in vigore della riforma era necessario per gli ex coniugi firmare un accordo di separazione, aspettare sei mesi e poi tornare dall’avvocato. Dovevano riprendere le trattative - spesso spiacevoli e conflittuali - con l’ex, depositare un nuovo ricorso e attendere la sentenza. Con la nuova legge, invece, c’è la possibilità di raggiungere un unico accordo, trattando in una sola soluzione tutte le richieste e sottoscrivendo un singolo atto: saranno i giudici, in automatico, ad emettere la sentenza di divorzio una volta trascorsi i sei mesi. Una riforma pensata anche per accelerare i tempi di trattazione delle cause e per ridurre la mole dell’arretrato, passaggi fondamentali per rispettare gli obblighi assunti dall’Italia verso la Ue con il Pnrr.