Mar Rosso, l'escalation di attacchi e le ricadute economiche: cosa comporta per il commercio globale?

Giovedì 4 Gennaio 2024, 11:59 - Ultimo aggiornamento: 14:07

L'inflazione

«Potrebbe far salire l’inflazione? - si chiede il focus del Guardian - Si prevede che il reindirizzamento delle navi costerà fino a 1 milione di dollari in carburante extra per ogni viaggio di andata e ritorno tra l’Asia e l’Europa, mentre aumentano anche i costi assicurativi, che si aggiungono al costo complessivo delle spedizioni. Le petroliere che trasportano diesel e carburante per aerei dal Medio Oriente e dall’Asia vengono dirottate, mentre è probabile che anche le spedizioni di container di beni di consumo, materie prime, abbigliamento e cibo subiscano ritardi. Mercoledì i prezzi globali del petrolio sono aumentati poiché le preoccupazioni per i ritardi nel Mar Rosso sono state aggravate dalle notizie di interruzione del più grande giacimento petrolifero della Libia. Tuttavia, i prezzi del greggio sono rimasti relativamente stabili e sono ancora significativamente più bassi rispetto agli ultimi mesi, essendo scesi di quasi 20 dollari al barile dall’autunno».

«Oggi l’inflazione si sta raffreddando poiché le principali banche centrali del mondo utilizzano tassi di interesse più elevati per schiacciare la domanda. Con le famiglie e le imprese sotto pressione, i volumi del commercio mondiale e la crescita economica hanno subito un rallentamento, aumentando la prospettiva di recessioni negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nei paesi dell’UE. Sebbene i costi globali del trasporto merci siano aumentati notevolmente negli ultimi giorni a causa dei disagi nel Mar Rosso, rimangono significativamente inferiori rispetto a due anni fa. Lo Shanghai Containerized Freight Index, l’indice più utilizzato per le tariffe di trasporto marittimo per le importazioni dalla Cina in tutto il mondo, è sceso di oltre la metà. James Smith, economista di ING, ha dichiarato: “Riporta alla mente i ricordi della pandemia, quando le catene di approvvigionamento erano ovviamente incasinate, e c’era anche il blocco del canale di Suez. Le circostanze, almeno per ora, sono abbastanza diverse».

© RIPRODUZIONE RISERVATA