Vaccini, nuovo errore di somministrazione in Toscana: 4 dosi invece di una a donna di 67 anni. L'Asl: «Sta bene»

Vaccini, nuovo errore di somministrazione in Toscana: 4 dosi invece di una a donna di 60 anni. L'Asl: «Sta bene»
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Martedì 18 Maggio 2021, 12:18 - Ultimo aggiornamento: 14:11

Vaccini in Toscana. Ancora un errore nella somministrazione delle dosi. Un nuovo caso di sovradosaggio di vaccino Pfizer - con quattro dosi somministrate invece di una - si è verificato ieri all'hub vaccinale di Livorno al Modigliani Forum. A ricevere il sovradosaggio, come spiegato dalla Asl, una donna di 67 anni.  Sarebbe in buone condizioni di salute, si spiega dalla Azienda sanitaria che ha convocato una conferenza stampa su quanto avvenuto.

 

IL PRECEDENTE - Un caso analogo si è verificato sempre in Toscana, a Massa, il 9 maggio: allora era stata una 23enne a ricevere 4 dosi di Pfizer. Anche lei sta bene, come confermato dal professore Fabrizio Pregliasco che l'ha presa in cura. «Sta bene la di là dello spavento e dell'attenzione mediatica», ha detto il virologo dell'Università di Milano. «I parametri sono più che buoni - ha aggiunto il medico, che ha in cura la ragazza -, al di là dello spavento non ci saranno possibili danni perché nella fase uno della sperimentazione una quota parte dei volontari aveva subito concentrazioni più alte di vaccino.

Ed è proprio questa la finalità dei primi studi.

LA SPIEGAZIONE DELL'ASL - Come spiegato durante un punto stampa che si è tenuto all'Hub vaccinale PalaModì, la donna «ha ricevuto 0,30 ml di vaccino Pfizer interamente, senza essere diluito. Una quantità pari a 4 dosi di vaccino», ha spiegato Laura Brizzi, responsabile della Zona-Distretto livornese. «La signora - ha spiegato Brizzi - è stata subito presa in carico dalla struttura e dal referente medico e infermieristico, è stata tenuta in osservazione per un'ora e non ha avuto particolari malori. Ma tanto spavento, che ha determinato un pochino di ansia. Abbiamo suggerito alla signora di fare degli accertamenti, se lo ritenesse opportuno, e di stare in osservazione e l'abbiamo fatta ricoverare comunque in pronto soccorso, dove è stata per il pomeriggio e nella notte. Attualmente si trova lì, in attesa dei risultati di alcuni accertamenti che sono stati fatti. Comunque sta bene».

AVVIATA INDAGINE INTERNA - Un'indagine interna per ricostruire i fatti che hanno portato al caso di sovradosaggio di vaccino anti-Covid Pfizer che si è verificato a Livorno, dove una donna di 67 anni ha ricevuto ieri pomeriggio una quantità equivalente a 4 dosi. A spiegarlo è stato Cinzia Porrà, responsabile della Zona livornese, durante una conferenza stampa convocata dall'Azienda Usl Toscana nord ovest all'hub vaccinale attivo al PalaModì. «Al momento quello che possiamo dire è che il vaccino non è stato diluito con la soluzione fisiologica. Le cause che hanno portato a questo evento sono ancora in corso di verifica», ha detto la direttrice della Zona livornese. Quello che ha subito chiarito è che «chi somministra» il vaccino «è la stessa persona che diluisce». Sull'episodio di sovradosaggio, ha ribadito, «abbiamo già attivato un Audit interno, che sta proseguendo. Ora faremo tutti i passaggi necessari per ricostruire esattamente i fatti che possono aver portato a questo tipo di evento». Dell'avvenuto sovradosaggio «ce ne siamo accorti subito, immediatamente dopo la somministrazione. Anche i nostri operatori si sono molto spaventati. E i signori sono stati comprensivi, a parte un primo momento in cui erano un pò sconvolti hanno capito che purtroppo la cosa può succedere su grossi numeri. È chiaro che l'obiettivo nostro e dell'audit in corso è di tendere il più possibile a zero. Il rischio dobbiamo cercare di azzerarlo. Prenderemo questo evento per introdurre ulteriori elementi di sicurezza».

CASI ANALOGHI - Anche in Germania si sono avuti 8 casi analoghi nei quali non si sono poi visti ad oggi effetti pesanti. Detto questo stiamo lavorando tutti ad aumentare l'indice terapeutico di sicurezza del vaccino per aumentare il numero di persone che vogliono vaccinarsi». Secondo l'esperto quella di vaccinare i maturandi è «una buona idea». «È una buona idea per affrontare in sicurezza questo passaggio importante della propria vita. J&J va bene come AstaZeneca per loro. Ad oggi, al di là dell'aspetto, preferenziale, ritengo tutti i vaccini utili per tutti. Vanno usate le munizioni che ci sono a disposizione in questo momento, proprio perché la velocità è l'elemento determinante per riuscire a tornare ad una vita normale».

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