Subito le procedure per l'infermiere di comunità. A chiederlo è il "Movimento permanente infermieri" che dall'inizio della pandemia rivendica «la necessità di un mondo sanitario basato su figure e professionalità stabili e riconosciute, dove l'assistenza pubblica ritorni a svolgere un ruolo chiave e centrale all'interno del Servizio sanitario nazionale. Abbiamo lottato e siamo scesi in piazza affinché il sistema sanitario venisse rafforzato di infermieri, colonne portanti dell'assistenza alla persona, e che finalmente fosse riconosciuto agli stessi quanto di diritto a fronte di una dura formazione e della messa a rischio quotidiana della propria salute»
Il Movimento rivendica il ruolo della medicina territoriale «e ci aveva rincuorato la direttiva del governo, risalente alla scorsa estate, che mirava ad un ampliamento del servizio e dell'organico».
Si calcola che almeno 900 infermieri potrebbero essere assunti se partisse una figura utilizzata in altre realtà europee. «Le Regioni - dicono al Movimento - hanno il dovere di rispondere nel merito di questo ritardo, e il Mpi non si tirerà indietro se ci sarà bisogno di chiederlo in piazza. Ed è per questo che stiamo organizzando una manifestazione di protesta perché è stato disatteso quanto previsto dalla Legge 77/2020 sull'infermiere di comunità, figura imprescindibile per il potenziamento della sanità territoriale».