Acido gliossilico nella crema per capelli fa male? Il nefrologo Ferraro: «Prestare attenzione ai sintomi, dalla nausea al vomito»

Sulla natura di questo composto e sui possibili legami con l'insufficienza renale, è intervenuto Pietro Manuel Ferraro, Professore Ordinario di Nefrologia presso l'Università degli Studi di Verona, che ha fatto chiarezza sui possibili rischi per la salute

Acido gliossilico, il lisciante per capelli può davvero nuocere alla salute? Il nefrologo Ferraro: «In caso di sintomi, consultare un medico»
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Giovedì 4 Aprile 2024, 13:44

Ha destato molto scalpore il caso, riportato dal New England Journal of Medicine”, di una giovane donna di soli 26 anni che ha sofferto di un'improvvisa insufficienza renale dopo aver usato una crema per capelli apparentemente innocua. I medici che hanno curato la paziente hanno rivelato che aveva utilizzato un prodotto che conteneva il 10% di acido gliossilico. Sulla natura di questo composto e sui possibili legami con l'insufficienza renale, è intervenuto Pietro Manuel Ferraro, Professore Ordinario di Nefrologia presso l'Università degli Studi di Verona, che ha fatto chiarezza sui possibili rischi per la salute che i prodotti a base di acido gliossilico possono rappresentare, fornendo un consiglio a tutti coloro che ne fanno uso. 

Professore, cos'è l'acido gliossilico?

L'acido gliossilico è un composto chimico che viene metabolizzato dal fegato, trasformato in un altro composto che si chiama glicina tramite un enzima che prende il nome di alanina-gliossilato aminotransferasi oppure trasformato, sempre a livello epatico, in ossalato attraverso un altro enzima che prende il nome di latticodeidrogenasi.

Perché viene usato in un alcuni prodotti per la cura personale? In che genere di prodotti possiamo trovarlo?

L'acido gliossilico viene impiegato come lisciante per capelli in quanto ha la capacità di interagire con la cheratina, che è la componente principale del capello. Interagisce con la cheratina rendendo il capello più liscio. Nel tempo ha soppiantato a questo scopo la formaldeide, che veniva inizialmente utilizzata come lisciante per capelli, ma che è stata poi bandita per via del suo effetto teratogeno e carcinogeno, cioè aumenta la possibilità di formazione di tumori.

L'acido gliossilico si trova essenzialmente nei liscianti per capelli.

Può effettivamente rappresentare un rischio per la salute?

In effetti, negli anni si sono andati accumulando dati relativi a una potenziale tossicità renale dell'acido gliossilico, con la descrizione di casi di danno renale acuto, quindi di un'improvvisa e anche importante riduzione della funzione renale che è stata messa in correlazione proprio con l'uso di prodotti per capelli. Si riteneva, nei primi report, che ciò fosse dovuto alla presenza di acido glicolico, mentre in realtà dati più recenti puntano proprio all'acido gliossilico come potenziale colpevole. Il meccanismo che si ritiene alla base del potenziale danno tossico dell'acido gliossilico è legato al suo metabolismo, alla sua trasformazione nell'organismso in ossalato. L'ossalato è una molecola che, una volta formata, deve essere eliminata quasi esclusivamente attraverso i reni. Pertanto, in condizione di aumentata produzione di ossalato, la sua concentrazione all'interno dei tubuli renali può aumentare molto. Una caratteristica dell'ossalato è proprio quella di legarsi in maniera molto forte con il calcio, formando dei cristalli di ossalato di calcio, i quali possono da un lato ostruire direttamente i tubuli renali, dall'altro dare luogo a un processo di infiammazione che comporta alla fine il quadro clinico di danno renale acuto. Va detto comunque che, alla luce dei dati disponibili, è molto verosimilmente necessaria una certa predisposizione a questo tipo di danno tossico poiché ad esempio in diversi pazienti che hanno avuto un danno renale acuto a seguito dell'impiego o dell'esposizione all'acido gliossilico, era già presente una storia di calcolosi renale, quindi una tendenza già alla formazione di cristalli di ossalato di calcio o comunque patologie che comportano una iper reattività immunitaria come ad esempio la psoriasi. Pertanto, ad oggi, non è facile prevedere un'eventuale risposta tossica dell'organismo all'esposizione all'acido gliossilico.

La possibilità di danno renale (con tutte le precisazioni che lei ha fatto) sono legate al semplice uso del prodotto sulla cute oppure è necessario ingerirlo (anche piccole parti, magari durante il lavaggio)?

Non è necessario ingerirlo, l'ipotesi è che venga assorbito attraverso la cute. Infatti, il lavoro pubblicato sul NEJM riporta lo sviluppo di un danno renale in topi in cui veniva applicato il prodotto sul pelo/cute.

Si sente di dare un consiglio a chi fa uso di questi prodotti?

Ad oggi non ci sono dati scientifici così robusti e solidi da informare una raccomandazione precisa su questo punto. In alcuni dei casi descritti non era disponibile un approfondimento clinico come una biopsia renale o l'esame della cristalluria che permettessero di collegare in maniera causale l'esposizione all'acido gliossilico con lo sviluppo di danno renale acuto. Per altro, come detto, è possibile che vi siano dei fattori predisponenti o precipitanti, per cui non è al momento possibile dare una raccomandazione che valga per tutti. Sicuramente, è utile prestare attenzione (successivamente all'utilizzo di questi prodotti) allo sviluppo di segni e sintomi che possono essere anche molto aspecifici come nausea, vomito, malessere generale. In questi casi, laddove il quadro non si normalizzi spontaneamente, è opportuno cercare un consulto medico per ulteriori approfondimenti.

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