Mieloma e tumore al seno: il “gemello digitale” individua il percorso su misura per il paziente

Intelligenza artificiale, il progetto OncologIA del gruppo Almaviva con il Politecnico di Bari, l'Università del Salento e l'Irccs Giovanni Paolo II

Mieloma e tumore al seno: il “gemello digitale” individua il percorso su misura per il paziente
di Luigi Lupo
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Giovedì 9 Novembre 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:35

Un sostegno alla terapia per i pazienti con il cancro.

Il gruppo Almaviva è attivo in Puglia con il progetto “OncologIA”, a richiamare proprio l’intelligenza artificiale. È uno dei tanti campi di investimento, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale dell’azienda che accompagna i processi di crescita del Paese raccogliendo la sfida che le realtà enterprise devono affrontare per rimanere competitive nell’era del digitale, innovando il proprio modello di business, la propria organizzazione, la cultura aziendale e l’ICT. Concetti e strumenti che il gruppo applica alla prevenzione e cura dei malati oncologici con un sistema di diagnosi avanzata. Il paziente viene duplicato in una sorta di avatar, un “gemello digitale”, che consente a medici e caregiver di disporre costantemente di un quadro clinico completo e integrato sullo stato di salute dell’assistito. Un progetto all’avanguardia che coinvolge anche il Politecnico di Bari, l’Università del Salento e l’Irccs di Bari “Giovanni Paolo Il”. Ente sperimentatore dell’iniziativa di ricerca che punta a creare un modello evoluto e digitale del paziente reale, offrendo al personale sanitario un quadro completo dei parametri che caratterizzano gli assistiti. «Il progetto – spiega Valeria Sandei, ad di Almawave – mira all’abilitazione di un modus operandi di precisione, attraverso un utilizzo “sostenibile” dell’intelligenza artificiale e dei dati, nel rispetto delle normative e delle implicazioni etiche, anch’esse vincolanti. Le aree su cui si concentrerà la sperimentazione applicativa di OncologIA sono il mieloma – tumore maligno del sangue – e il tumore al seno». Attraverso l’acquisizione di dati da fonti eterogenee – cartelle cliniche, fascicolo sanitario elettronico e specifici sensori e device – il sistema è in grado di offrire ai medici una vista integrata della singola persona in cura, per l’intero ciclo di vita del suo percorso terapeutico. «OncologIA sperimenta un modello che permette l’ottimizzazione del percorso del paziente, considerando gli aspetti logistici – aggiunge Antonio Amati, direttore generale It di Almaviva – quindi il suo domicilio e la posizione geografica delle strutture sanitarie, gli aspetti clinici, lo stato di salute, le patologie da cui è affetto e l’iter terapeutico da seguire. E gli aspetti prestazionali. L’ottimizzazione del percorso di cura ha lo scopo di alleggerire l’iter terapeutico del paziente, indirizzandolo agli ospedali e alle strutture che risultano più vicini al domicilio e che forniscono le giuste prestazioni».

Un altro degli obiettivi è dare risposte alle necessità di automazione di alcuni processi sanitari in ambito oncologico e di gestione del paziente che attualmente non esistono o che sono realizzate tramite gestione umana. Ne derivano una riduzione dei tempi e una maggiore precisione dei risultati.

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