Giovani dark e “gotici” più a rischio depressione

Giovani dark e “gotici” più a rischio depressione
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Venerdì 28 Agosto 2015, 21:58 - Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 19:30
Trucco, capelli, scarpe, abiti e anche rumore rigorosamente neri. Ora gli scienziati confermano che i giovani che si identificano come dark o gotici corrono più rischi di depressione e autolesionismo.

Il tema è stato oggetto di uno studio ad hoc, pubblicato su “Lancet Psychiatry” e condotto su quasi 3.700 giovani intorno ai 15 anni soprattutto nella cittadina inglese di Bristol, dove la comunità di dark è ancora molto forte. Ma anche in Italia parecchi giovani adottano questo modo di vivere, pensare e apparire.

Il movimento goth, con la sua enfasi su vestiti neri e borchiati, sui piercing, sul make up pesante anche negli uomini e soprattutto sulla musica a volte molto cupa e dai testi carichi di tristezza, è nato negli anni '70-'80 ma ha continuato ad attrarre adolescenti per molti anni, fino ad oggi.

Agli adolescenti è stato chiesto quanto fortemente si identificassero con una serie di gruppi fra cui dark, sportivi, giovani di successo, skaters, vandali. Ebbene, all'interno el campione, i giovani goth sono risultati avere maggiori probabilità di autolesionismo, depressione e di essere vittima di bullismo.

I ricercatori non sanno spiegare completamente questo collegamento, ma suggeriscono che tendenza dei goth di prendere le distanze dalla società potrebbe svolgere un ruolo importante nell'insorgenza del male di vivere. E anche se la stragrande maggioranza degli adolescenti con queste preferenze non avrà problemi, una minoranza importante potrebbe avere bisogno di un sostegno supplementare.

Rebecca Pearson, dell'università di Bristol, spiega che «ci potrebbero essere molte ragioni dietro questa tendenza, compresa la possibilità che gli adolescenti stessi a rischio di depressione siano attratti dal mondo goth. La misura in cui i ragazzi si auto-identificano con la cultura goth può rappresentare quella in cui i giovani a rischio si sentono isolati, ostracizzati o stigmatizzati dalla società»
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