Omicron 5, Gimbe: «Mascherine fondamentali, rischiamo lockdown di fatto». Speranza: a settembre nuova campagna vaccinale

Il presidente Cartabellotta: "Crescita esponenziale dei contagi"

Gimbe, mascherine sono fondamentali: rischiamo un altro lockdown
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Giovedì 7 Luglio 2022, 11:35 - Ultimo aggiornamento: 15:00

Solo un mese fa gli indicatori davano un calo dei contagi Covid, oggi la situazione appare totalmente diversa. In Italia i contagi e la diffusione del virus, causati dalla nuova variante Omicron, hanno ancora una volta raggiunto picchi preoccupanti. La Fondazione Gimbe è tornata a lanciare l'allarme appellandosi all'uso delle mascherine, nonostante non sia più in vigore l'obbligo di indossare il dispositivo di protezione, eccezion fatta per mezzi di trasporto pubblici, cliniche e ospedali.

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Cartabellotta, presidente Fondazione Gimbe: «Crescita esponenziale dei casi»

Da giorni il numero dei contagi è in costante crescita, come se non bastasse la quarta dose per gli over 80 procede a rilento, il Governo valuta se estenderla anche alla fascia degli over 70. Senza contare che all'appello della terza dose manca ancora una fetta di popolazione.

Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta ha descritto preoccupato quali potrebbero essere gli effetti dell'ondata estiva: «Abbiamo una crescita esponenziale dei contagi, che non contabilizza il sommerso dei casi non dichiarati. Le quarte dosi al palo e con grandi differenze regionali nelle coperture, in questa fase, oltre ad accelerare la somministrazione della quarta dose nei pazienti vulnerabili, è indispensabile contenere la circolazione virale utilizzando le mascherine». Quello che desta maggiore preoccupazione in questa momento non è solo una crescente curva dei contagi, nonostante il caldo record, ma l'aumento dei ricoveri e delle terapie intensive.

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I dati sui contagi

Oggi le mascherine non sono più obbligatorie, e anche dove lo sono ancora la gente fatiche nel tornare a indossarle perché non vuol più sentir parlare di restrizioni, figurasi di lockdown, per questo l'esecutivo, almeno per adesso, non tocca il tema. I dati forniti da Gimbe non sono rassicuranti. Nonostante l'aumento dei casi, i numeri legati a decessi, ricoveri e terapie intensive erano in calo fino a poco tempo fa. Ora anche questi sono in costante aumento. Il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe, prende come riferimento il periodo che va 29 giugno al 5 luglio. Dati che forniscono un quadro preoccupante.

 

I ricoveri con sintomi sono aumentati fino a 8.003 (+32,6%), rispetto ai 6.035 della settimana precedente, le terapie intensive hanno raggiunto invece quota 323 rispetto ai 237 (+36,3%).  A crescere purtroppo sono anche i decessi arrivati a 464 rispetto ai 392 della settimana precedente (+18%). «Esistono reali motivi di preoccupazione», afferma Nino Cartabellotta, che aggiunge «l'occupazione dei posti letto è destinata ad aumentare nelle prossime settimane».

LA CIRCOLARE E I POSTI LETTO - Per le prossime settimane «adeguare l'ampliamento dei posti letto di Area Medica e in Terapia Intensiva dedicati al Covid» e prevedere «la corretta e tempestiva presa in carico dei pazienti affetti da malattia da SARS-CoV-2 in relazione alle specifiche necessità assistenziali, con particolare riferimento alle categorie più fragili». È quanto chiede il ministero della Salute alle Regioni con una circolare «alla luce dell'attuale andamento epidemico e in considerazione degli ulteriori impatti assistenziali sugli ospedali». Il ministero ribadisce l'importanza del completamento dei cicli di vaccinazione e e dei richiami.

IL MINISTRO SPERANZA - «Abbiamo il 90% degli over 12 nel Paese che è vaccinata, abbiamo anticorpi monoclonali e antivirali, c'è una situazione diversa, ma ciò non toglie che dobbiamo tenere alta l'attenzione, monitorare, invitare le persone alla prudenza, e portare le mascherine nei luoghi e situazioni a rischio. E poi, dobbiamo insistere con la campagna di vaccinazione che è in corso: chi non ha fatto la terza dose può farla, sfioriamo 40 mln di persone che hanno fatto il booster, ma si può crescere. Anzini e fragili facciano il secondo booster. Il mio appello è di non aspettare, poi a settembre ci sarà un campagna più larga, ma chi è particolarmente esposto deve difendersi con il secondo booster e l'utilizzo della mascherina». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, a margine dell'Assemblea di Farmindustria a Roma, commentando i dati dell'Agenas che hanno evidenziato come con Omicron 5 i contagi siano 100 volte superiori rispetto allo scorso anno.

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