Ultimi giorni di mascherine obbligatorie al chiuso? Potrebbe non essere così. Mentre cresce il dibattito tra gli esperti sull’utilità, o meno, di continuare ad utilizzarle, ad esempio, sul posto di lavoro, sui trasporti, treni, aerei, bus, tram e metropolitane, e poi al cinema o a teatro, si fa sempre più strada l’ipotesi che dopo il 30 aprile l’obbligo di indossarle possa rimanere.
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Mascherine, stop in bar e ristoranti
Sarà il governo a stabilire con un nuovo decreto, dopo aver convocato la cabina di regia, se continuare ancora ad indossarle obbligatoriamente e dove.
CAMBIANO LE REGOLE
Nel frattempo, dal 1° maggio cambiano le regole per il Green pass. Il governo potrebbe suggerire alcune linee di indirizzo, come, ad esempio, che il Green pass resti obbligatorio per entrare negli ospedali e nelle strutture sanitarie. Dal 1° maggio, tuttavia, non sarà più necessario esibire il Green pass per entrare nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici, bar e ristoranti. Unica eccezione, «gli esercenti le professioni sanitarie e dei lavoratori negli ospedali e nelle Rsa per cui resta la sospensione dal lavoro per chi non si vaccina, fino al 31 dicembre».
Niente più certificazione verde, quindi, per accedere nelle mense, agli spettacoli al chiuso (cinema, teatri), agli eventi sportivi, ai centri benessere, alle attività sportive al chiuso (negli spogliatoi), a convegni e congressi, ai corsi di formazione, alle aule universitarie, ai centri culturali, sociali e ricreativi, ai concorsi pubblici, alle sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, ai colloqui visivi in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari, alle feste al chiuso e discoteche, sui mezzi di trasporto.
DOPPIO BINARIO
LE SCADENZE
L’utilizzo delle mascherine al chiuso, in scadenza il 30 aprile, dunque, potrebbe essere prorogato «in alcuni casi, come su mezzi di trasporto quali aerei e treni, ma anche negli ospedali, nelle Rsa e in alcuni uffici a particolare rischio di assembramento», dice il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. La proroga, precisa, «sarebbe di qualche settimana, in assenza di cambiamenti della situazione epidemiologica. Ad ogni modo prevedo un’estate senza l’utilizzo delle mascherine». Dello stesso avviso Walter Ricciardi, docente di Igiene e Medicina preventiva all’Università Cattolica e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza: «Ho suggerito prudenza al ministro Speranza, e di utilizzare le mascherine in tutti i luoghi chiusi a causa dell’estrema contagiosità dell’attuale variante dominante del Covid e della sua intensa circolazione».
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