Infarto, quali sono i sintomi, i cibi da evitare e i lavori più a rischio. I consigli del cardiologo

Risponde il cardiologo Furio Colivicchi, presidente dell'Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri)

Infarto, come prevenire? Sintomi, cibi da evitare nella dieta e lavori più a rischio. I consigli del cardiologo
di Alessandro Rosi
5 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Febbraio 2023, 16:16 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 13:55

Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte della popolazione nel nostro Paese. Con l'infarto e l'ictus che riguardano oltre il 40% di tutti i decessi che si verificano ogni anno in Italia. Il freddo, poi, aumenta il rischio. Ma è l’alimentazione che ha un ruolo fondamentale nella prevenzione delle patologie legate alla degenerazione aterosclerotica dei vasi sanguini. Consigli sulla dieta da seguire, e i cibi da evitare, vengono condivisi dal cardiologo Furio Colivicchi, presidente dell'Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) e dottore al San Filippo Neri all’Asl Roma 1.

Morti improvvise da arresto cardiaco, alla Sapienza installati 40 defibrillatori ed erogati corsi di primo soccorso

Quali sono i sintomi dell'infarto?

Il sintomo più preoccupante è il dolore toracico, al petto, nella regione precordiale.

Se quando si salgono le scale si avverte un fastidio al petto o una pressione, allora questo è un sintomo. Bisogna quindi contattare il prorprio medico. Con il freddo le malattie cardiovascolari tendono a peggiorare. Perché? Le basse temperature fanno aumentare la pressione arteriosa.

Quali sono le attività più rischiose sulla neve?

L’attività più pericolosa è spalare la neve. Si associa ai maggiori episodi di infarto. Tra l’altro, qualche anno fa, ci fu nevicata a Bologna e ne derivò un picco di infarti perché le persone spalavano la neve. Se non si fa fitness, si può lasciare la pelle. Perché oltre all’assenza di esercizio fisico, l'attività si svolge in circostanze avverse.

Tra i pazienti che ha avuto, c'è una professione più esposta?

Ci sono dei lavori particolarmente sfavorevoli per il cuore, come quelli che comportano delle turnazioni che alterano il normale ciclo vitale. Tutte le persone che fanno molti turni notturni o anche irregolari. Chi altera il ritmo sonno-veglia e chi è sveglio quando dovrebbe dormire aumenta il rischio. Bisogna riposare, tranquilli, almeno 6-8 ore al giorno. Non di meno. E bisogna dormire di notte, quando non c’è la luce. 

Lavoro sedentario?

Non va bene in generale. Ma se l’impiegato poi, tornando a casa, fa sport: allora ha una buona salute cardiovascolare. Quello che conta non è il lavoro sedentario, ma l’attività fisica che si fa durante la giornata. L'Oms raccomanda 300 minuti a settimana. 

Quali cibi consiglia per evitare di avere il colesterolo alto e ridurre il rischio di infarto?

Un primo aspetto riguarda la quantita di cibo che assumiamo ogni giorno, di calorie. La nostra dieta non deve prevedere grandi abbuffate. Bisogna mantenere il peso corporeo compatibile con la propria struttura corporea. Adottare la politica della “mezza porzione”. 

 

Fare snack?

Dipende dall’organizzazione della nostra vita. Non possiamo imporre a un impiegato o un operaio di fermarsi ogni 3 ore, perché potrebbe essere incompatibile con l’attività lavorativa. Spesso, però, concentriamo l’alimentazione nei pasti serali: ed è sbagliato. Digiuniamo durante il giorno e poi facciamo una grande “mangiata” finale. Non è una buona idea. L’ideale sarebbe ripartire in 3 pasti durante la giornata il totale delle calorie, prevedendo anche snack a metà mattinata e metà pomeriggio. 

Carni rosse?

Gli alimenti più sani sono quelli di origine vegetale e non animale. La carne è ricca di grassi, quella rossa ha un contenuto maggiore rispetto a quella bianca. Bisogna quindi limitarla a non più di tre volte alla settimana.

Quali cibi aiutano a eliminare il colesterolo?

La melanzana è particolarmente favorevole nel contenimento del colesterolo. Oltre a non contenerne, lo elimina. Come anche le lenticchie e i piselli che fanno bene alla salute cardiovascolare. Ci sono poi i cereali che riducono il colesterolo. Quelli ricchi di fibre come avena e orzo sono i migliori in assoluto. Hanno un basso contenuto di grassi e possono essere assunti con zuppe calde. C'è poi la frutta. Le mele aiutano a ridurre il colesterolo. Contengono al pectina, hanno un basso contenuto calorico, sono ricche di fibre e hanno un buon equilibrio glicemico (quindi consigliate anche per i diabetici). In particolare le mele annurche, che vengono utilizzate per combattere l’ipercolesterolemia. 

Caffè?

Un caffè d’orzo è meglio del caffè tradizionale. 

Fritti?

Il fritto non va bene, perché comporta l’arrivo di grassi, anche saturi. Solo in maniera occasionale: una volta ogni due settimane. Non c’è grande differenza tra i metodi di frittura. Quello che sappiamo è che è meglio friggere con l’olio d’oliva.

Biscotti e dolci da forno sono meglio di quelli industriali?

Il prodotto da forno può avere un qualitativo migliore del prodotto industriale, ma spesso ha un contenuto di nutrienti non controllato. I dolci dovrebbero essere tenuti in una dieta in modo equilibrato, assunti in modo limitato.

Il pane?

Utilizzare pane integrale invece che raffinato. E aggiungere fibre, come il psyllium, che riduce i grassi.

Consiglia di congelarlo se si ha in eccesso?

Il congelamento altera le proprietà organolettiche perché si formano dei cristalli di ghiacchio. Meglio comprarne poco ma fresco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA