Guardare albe e tramonti fa bene, l'esperto: «Si attiva il benessere con uno stimolo evocativo»

Secondo i ricercatori basta una bella immagine della natura per attivare il benessere

Guardare albe e tramonti fa bene, l'esperto: «Si attiva il benessere con uno stimolo evocativo»
di Graziella Melina
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Domenica 16 Aprile 2023, 22:17 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 11:17

Alzi la mano chi di fronte a un tramonto ha percepito un senso di pace e benessere. Probabilmente tutti, e senza conoscerne il motivo, si sono ritrovati ovunque a provare la stessa sensazione. Eppure, per gli scienziati che studiano i meccanismi del nostro cervello non è una novità che, fissando immagini cariche di bellezza, si attivi una reazione di stupore e di piacere. I ricercatori britannici dell’Università di Exeter, ultimi in ordine di tempo a voler indagare gli effetti del tramonto sul nostro comportamento, sono arrivati persino alla conclusione che osservare un paesaggio rurale o anche urbano mentre tramonta il sole oppure all’alba non solo migliora l’umore, ma aiuta addirittura a relazionarsi meglio con gli altri.

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EMOZIONI POSITIVE

Per dimostrarlo, Alex Smalley, ricercatore e autore principale dello studio, ha coinvolto 2.500 persone: di fronte alle immagini della natura tutti i partecipanti all’esperimento hanno avuto effetti positivi sul benessere mentale.

E la dimostrazione non è di poco conto. Stando ai ricercatori britannici, l’osservazione dei fenomeni naturali potrebbe essere inclusa nei trattamenti dei disturbi mentali, visto che provoca un’esplosione di emozioni positive, anche se in alcuni soggetti in forma più ridotta rispetto ad altri. «La spiegazione di questo benessere la troviamo nel nostro cervello, ma anche nel nostro cuore, nella nostra storia e nella memoria – precisa Alberto Siracusano, ordinario di psichiatria dell’Università Tor Vergata di Roma e direttore di psichiatria e psicologia clinica del Policlinico universitario - Le neuroscienze cognitive in sostanza ci aiutano a capire molto perché un tramonto oppure un bel panorama fanno bene al nostro animo». Secondo la neuroestetica, infatti, nel nostro cervello si attiva una serie di circuiti cerebrali che hanno a che fare con i circuiti del piacere. E questo avviene grazie a diversi stimoli, sia visivi, acustici, olfattivi o del gusto. «Il bello è una percezione che si sviluppa all’interno della nostra mente – spiega Siracusano – Quindi, paradossalmente, può essere stimolato anche da un’immagine digitale. Benché trovarsi nel contesto di un tramonto naturale sia ovviamente diverso che guardare il manifesto di un bel panorama in un’agenzia di viaggi, non dimentichiamo che è proprio quell’immagine, riprodotta su un catalogo per esempio, che ci spinge a partire. Questo significa che lo stimolo è riuscito a provocare una risposta affettiva ed estetica, legata cioè al piacere del tramonto o al bello che ricordiamo in quel tipo di situazione».

L’ESPERIENZA

Ecco che entra in campo, a questo punto, il bagaglio di esperienze che si accumula sin da piccoli. «In questo meccanismo cerebrale - prosegue lo psichiatra - un ruolo importante l’hanno la memoria e la cultura individuale, intesa nel senso dell’esperienza, vale a dire il nostro patrimonio ideo-affettivo sensoriale. In sostanza, nel corso della nostra vita noi registriamo più o meno inconsapevolmente colori, odori, sapori che poi si possono comporre, una volta cresciuti, nella comprensione e nella risposta affettiva che abbiamo di fronte al quel tipo di situazione». Se dunque osservare il tramonto oppure l’alba, così come stare a contatto con la natura, apporta benessere alla nostra mente, non bisogna sottovalutare altre occasioni che permettono di migliorare l’umore e quindi il comportamento sociale. «Tutto ciò che è capace di farci vivere esperienze emotive fa bene alla salute mentale – assicura Siracusano – Ed è alla portata di tutti, visto che quando si ricevono stimoli chiunque poi è in grado di sviluppare risposte affettive. Il livello di reazione dipende dalla sensibilità e dalla storia di ciascun individuo, che è fortemente legata alle nostre capacità relazionali. Non dimentichiamo che per esempio che la musica, l’arte, la lettura e soprattutto la socialità, la generosità e la condivisione hanno effetti positivi. Al contrario, la povertà vitale e il degrado anche urbano sono dannosi per la salute mentale». 
 

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