Covid, Ricciardi: «Lazio e Campania a rischio lockdown». Oms: mondo verso 2 milioni di morti

Covid, Ricciardi: «Lazio e Campania a rischio lockdown, la Francia dovrà farlo totale»
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Lunedì 28 Settembre 2020, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 09:46

Covid e lockdown, l'allarme viaggia a diversa intensità da un paese all'altro: in Russia nelle ultime 24 ore sono stati registrati 8.135 casi di coronavirus, il dato più alto dallo scorso 16 giugno. Un dato allarmante in linea con i dati che arrivano anche dalla Spagna e dal Brasile.  A delineare la situazione in altri paesi è Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all'Università Cattolica e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza«La Francia avrà bisogno del lockdown totale, noi no se ci comportiamo bene, ma Lazio e Campania sono a rischio - ha detto in un'intervista alla Stampa - Il lockdown generale spero sia difficile. Se saremo bravi non ne avremo bisogno, anche se in alcune zone si sta perdendo il controllo come in Lazio o in Campania», rimarca Ricciardi, che spiega le differenze tra l'Italia e altri Stati.
 

 
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«In Francia non c'è la quarantena obbligatoria e in Inghilterra solo da poco le mascherine vanno indossate dal personale dei ristoranti. Certo Spagna, Israele, Belgio, Olanda e Danimarca peggiorano e purtroppo non esiste una strategia comune. L'unica possibilità è limitare i movimenti delle persone da e per gli stati compromessi».

Tra due settimane, quando si potrà aggiornare il quadro, «mi aspetto un peggioramento della situazione, spero non intenso, con più pressione sugli ospedali anche per l'arrivo di raffreddori e influenze. Per questo è importante il richiamo alle precauzioni e il vaccino antinfluenzale per tutte le età», evidenzia Ricciardi.

«Va anche ripresa la app Immuni, che consente un tracciamento digitalizzato più tempestivo di quello manuale». Sulla riapertura delle scuole, «servono due settimane per esserne certi, ma la prima impressione è positiva. È stato importante riportare dieci milioni di persone alla normalità, che però va assicurata nel tempo».

 

Oms

Intanto i morti da Covid nel mondo hanno oggi oltrepassato il milione: 1.000.009. In testa, secondo l'Oms, gli Usa restano in testa (204.743) seguiti da Brasile, India (più di 6 milioni di casi), Messico e Gran Bretagna. La stessa Oms ha ammonito che senza contromisure in tutto il mondo, è «molto probabile» che si tocchi quota due milioni. 
 
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Russia
In Russia nelle ultime 24 ore i morti sono stati invece 61, per un totale di 20.385. tutto i contagi sono saliti così a 1.159.573. I morti sono stati invece 61, per un totale di 20.385. Gli aumenti maggiori si verificano a Mosca. Nella capitale, come previsto dall'ordinanza del sindaco Serghei Sobyanin, da oggi i cittadini al di sopra dei 65 anni sono invitati (ma non obbligati) a restare in casa e alle aziende è stato chiesto di privilegiare lo smart-working ove possibile. Lo riporta il centro nazionale per la lotta al coronavirus, citato dalle agenzie. 

 

Spagna, prima in Europa

Con un totale di contagi da inizio pandemia salito a quota 716.481, la più alta in Europa, la Spagna valuta nuovi provvedimenti. Nella capitale Madrid, da giorni in conflitto con il governo e ieri teatro di proteste contro le restrizioni antivirus, dalla mezzanotte nuove aree, con milioni di cittadini, sono state sottoposte al divieto di movimento se non per motivi di lavoro, di studio o cure mediche, una misura comunque più blanda di quanto richiesto dal governo. Lo riporta l'agenzia Efe. Da oggi si raccomanda a «tutta la popolazione», che risieda o meno in zone a rischio, di «evitare spostamenti inutili», e non è escluso un intervento del governo.

Spagna, studenti positivi a Bologna
Ci sono almeno dieci studenti positivi e altri sottoposti a sorveglianza a Bologna per un focolaio di coronavirus scoppiato dopo una festa Erasmus organizzata lunedì sera nella zona universitaria. Lo riporta l'edizione bolognese di Repubblica, specificando che i contagiati finora hanno tra 20 e 24 anni e sono in gran parte studenti spagnoli. L'allarme è scoppiato a metà settimana quando una ragazza con sintomi, che aveva partecipato alla festa, è risultata positiva al tampone. Di qui i controlli e il tracciamento contatti per le verifiche epidemiologiche. Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica a Bologna, intervistato dal quotidiano, spiega: «Secondo noi i ragazzi coinvolti non hanno portato il virus dalla Spagna ma l'hanno preso qui. Io voglio lanciare un appello: bisogna fare attenzione. Non è il periodo delle feste. Se si organizzano, è bene che siano fatte all'aperto, con poche persone e in condizioni di massima sicurezza».




 

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