Il Partito Fascista Repubblicano (PFR) fu il nuovo partito fascista sorto dopo il crollo del Partito Nazionale Fascista a seguito del 25 luglio e della destituzione di Benito Mussolini.
Partito anti-monarchico per definizione, dal momento che considerava il re Vittorio Emanuele III un traditore del fascismo e della patria, fu guidato da elementi estremistici del fascismo, determinati ad accentuare la carica di intransigenza del nuovo partito per consolidare il governo della Repubblica Sociale Italiana e combattere fino all'ultimo accanto alla Germania nazista, fu protagonista di scelte radicali e violente contro gli ebrei, la resistenza, i presunti traditori, affiancandosi ideologicamente e praticamente al nazismo tedesco.
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