20 giugno 1989 I brigatisti al processo per l'omicidio di Licio Giorgieri: «Basta opposizione armata»

Il generale Licio Giorgieri
di Enrico Gregori
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Venerdì 6 Giugno 2014, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 01:16
Nell’aula in cui si svolge il processo per l’omicidio del generale Licio Giorgieri, i militanti dell’Ucc imputati Paolo Cassetta, Geraldina Collotti, Claudia Gioia, Maurizio Locusta, Francesco Maietta e Fabrizio Melorio diramano un documento nel quale affermano: "Basta con l’opposizione armata, abbiamo avviato un passaggio sul terreno della lotta politica".



Il 20 marzo 1987 il generale, mentre rientrava nella propria abitazione a bordo dell'auto di servizio, venne affiancato in via del Fontanile Arenato da esponenti delle Brigate rosse - Unione Comunisti Combattenti a bordo di un motociclo.



I terroristi esplosero cinque colpi e uccisero il generale, lasciando illeso l'autista, Simone Narcelli, un aviere di leva. Nel dicembre precedente, il generale Giorgieri aveva segnalato un possibile fallito tentativo di attentato alla sua persona nello stesso luogo. Chiese maggiore protezione, ma non gli venne concessa.