Nel marzo 1982 il quotidiano pubblicò un documento attribuito al ministero dell' Interno e risultato poi falso, nel quale si parlava di trattative tra servizi segreti, Brigate rosse, il boss della camorra Raffaele Cutolo e politici democristiani per la liberazione dell' assessore regionale Ciro Cirillo, sequestrato l' anno prima dalle Brigate rosse e successivamente rilasciato dietro pagamento di un riscatto.
Marina Maresca fu arrestata, licenziata dal suo giornale, processata ma, nell' ottobre ' 89, assolta dall' accusa di falso. Nel provvedimento si sottolinea tra l' altro: "E' sufficiente rilevare che il Tribunale di Napoli ha escluso ogni responsabilità di Marina Maresca per la falsificazione dei documenti".