Villa Lazzaroni, odissea infinita: «Senza giochi da 5 anni». La protesta dei residenti

L'area attrezzata è chiusa a causa delle cavità che sono state trovate sotto terra

Villa Lazzaroni, odissea infinita: «Senza giochi da 5 anni». La protesta dei residenti
di Laura Bogliolo
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Mercoledì 15 Febbraio 2023, 07:17 - Ultimo aggiornamento: 15:20

«Se non si accelera sull'area giochi, resta al palo la ristrutturazione dell'intera villa che versa nel degrado: un tempo c'erano rose antiche, splendide fontane tufacee in azione, ora invece il polmone verde dell'Appia è decadente». Da cinque anni i residenti aspettano «la restituzione ai bambini dell'area giochi di villa Lazzaroni» protesta Carla Toni, la presidente uscente del comitato di quartiere "Appio Alberone".

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LE CRITICITÀ
Lo storico parco di competenza comunale è da sempre nel cuore dei romani dell'Appio e viene considerato dalla Sovrintendenza capitolina come «importante esempio di trasformazione alla fine del secolo XIX di un insediamento agricolo e produttivo del suburbano di Roma in residenza padronale».

Da ricco giardino padronale della fine dell'Ottocento, a ricovero per gli orfani del terremoto di Messina, la villa ha avuto un ruolo importante nel quartiere anche durante la Seconda Guerra Mondiale: gli anziani dell'Alberone ricordano «che si correva verso il parco quando suonavano le sirene per scendere nel rifugio antiaereo». Nel 2006 ci fu una ristrutturazione della villa che ospita la sede del VII Municipio, un teatro ristrutturato e un centro anziani. Negli anni, poi, iniziarono a comparire enormi voragini. A settembre del 2018 si scoprì una cavità. Ed era troppo pericoloso continuare a far giocare i piccoli nell'area attrezzata. E iniziò l'odissea. «Nella villa c'è una scuola, e un'intera classe per 5 anni non ha potuto utilizzare la zona a loro dedicata» rimarca Carla Toni.

«Siamo scoraggiati, a dicembre abbiamo partecipato a una riunione della Commissione ambiente comunale, ci hanno illustrato le problematiche - aggiunge - abbiamo chiesto per gennaio degli aggiornamenti che ancora non abbiamo ricevuto». La villa viene citata anche in una delle carte delle cavità sotterranee dell'Ispra dove si segnala la presenza di una catacomba e di numerose cave. «Ristabilire l'area giochi è stata tra le prime cose che i residenti ci hanno chiesto non appena ci siamo insediati - dice Estella Marino, assessore all'Ambiente del VII Municipio - sono state fatte da "Roma sotterranea" indagini con strumenti tecnologici visto che alcune gallerie sono ormai ostruite». «A dicembre abbiamo effettuato su commissione del Dipartimento Ambiente del Comune sondaggi per verificare la prosecuzione della rete caveale, poi abbiamo effettuato un rilievo laser scanner al fine di soprapporre le cave alla superficie per verificare le posizioni di rischio» spiega Michele Concas, speleologo di "Roma Sotterranea" che ha aggiunto: «Ora sono in corso carotaggi e indagini geoelettriche da parte di un'altra società».


TEMPI LUNGHISSIMI
Il tema è da tempo sul tavolo del Dipartimento Ambiente del Campidoglio. «Il 15 gennaio - spiega Sabrina Alfonsi, assessora all'Agricoltura, all'Ambiente e al ciclo dei rifiuti di Roma Capitale - abbiamo iniziato una approfondita campagna sulle cavità di villa Lazzaroni, i lavori dovrebbero terminare nella prima metà di marzo: l'indagine ci farà capire dove è necessario effettuare un consolidamento e quindi scegliere dove collocare in sicurezza l'area giochi». Tra le ipotesi (ancora tutte da verificare) c'è lo spostamento della zona attrezzata dove ora c'è l'area cani. Ma si deve aspettare la mappatura delle cavità prima di poter prendere qualunque decisione. I tempi del ritorno dell'area giochi non sembrano essere così vicini, quindi. Perché dopo la mappatura del sottosuolo, qualora sia necessario, si dovrà procedere al consolidamento delle aree più pericolose. Poi «nel nuovo appalto per le aree giochi dovrà essere inserita villa Lazzaroni» spiega l'assessore Marino. Intanto i residenti aspettano. «Chi abita verso via Fortifiocca, può andare al parco della Caffarella - conclude la presidente del comitato di quartiere - ma chi abita dall'altra parte dell'Appia, dove può portare i bambini?».

laura.bogliolo@ilmessaggero.it
 

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