«Mia zia, Virginia, ha cento anni» Se la fake news bussa in Comune

«Mia zia, Virginia, ha cento anni» Se la fake news bussa in Comune
di Simone Canettieri
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Mercoledì 17 Ottobre 2018, 23:55
Sono il nipote di Virginia Raggi. Mia zia ha cento anni, vive a Pescara e sono qui oggi per salutare la sindaca e portarle un dono da parte della mia anziana parente, che purtroppo non può essere qui. Dunque è possibile incontrare Virginia Raggi?». 
L’altro in giorno in Campidoglio quando si sono trovati davanti a questa richiesta hanno contato fino a cento. E hanno messo in fila le cose: esiste un’altra Virginia Raggi nel mondo, anzi in Italia, e bontà sua ha un secolo alle spalle. Possibile? Una volta fatte queste due considerazioni, in Comune si sono fatti anche dare il nome dell’«eroico nipote», che sembra un po’ quello di Alberto Sordi nel Vigile, lì era il figliolo. E quindi gli 007 grillini hanno subito avviato un’indagine interna. Poi hanno scoperto che l’erede della Raggi centenaria era tal Giacinto Canzona, avvocato noto per le sue bufale (dalla coppia rimasta vittima durante l’incidente della Concordia al giovane con tre lauree che non trova lavoro). A quel punto, lo staff di Raggi (quella vera) ha chiesto all’avvocato-nipote di pazientare l’arrivo della grillina. Venti minuti. Un’ora. Un’ora e mezza. «Guardi la sindaca è impegnata ma andrà di persona a Pescara da sua zia per conoscerla». Un piccola bugia per smascherare e canzonare l’autore della fake-news.
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