Mentre il mondo si interroga sui monoliti kubrickiani che compaiono senza un perché ai quattro angoli del pianeta, altre apparizioni inspiegabili si manifestano a Roma ormai da mesi. Peluche giganti in forma di orso spuntano ovunque, sui balconi, sui davanzali delle finestre, nelle vetrine dei negozi, dentro le automobili, e qualcuno purtroppo lo troviamo abbandonato ai piedi dei cassonetti, in mezzo alla spazzatura, nella speranza che vengano adottati da un passante, come orfanelli lasciati davanti al convento delle suore. Vale la stessa domanda che ci si pone per i monoliti: cosa ci sarà dietro? Un flash mob? Un’operazione pubblicitaria? Una moda? Non lo sappiamo, ma probabilmente il fenomeno è stato importato dall'estero: già un paio di anni fa in un arrondissement di Parigi si registrò una misteriosa proliferazione di plantigradi sintetici, ma in quel caso si riuscì subito ad attribuirne la paternità (un libraio che si divertiva così ad animare il suo quartiere).
(Nella foto: un orso di peluche gigante a spasso per San Paolo)
pietro.piovani@ilmessaggero.it