Cosa c'è dietro l'invasione di orsi di peluche giganti

Cosa c'è dietro l'invasione di orsi di peluche giganti
di Pietro Piovani
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Lunedì 7 Dicembre 2020, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 01:11

Mentre il mondo si interroga sui monoliti kubrickiani che compaiono senza un perché ai quattro angoli del pianeta, altre apparizioni inspiegabili si manifestano a Roma ormai da mesi. Peluche giganti in forma di orso spuntano ovunque, sui balconi, sui davanzali delle finestre, nelle vetrine dei negozi, dentro le automobili, e qualcuno purtroppo lo troviamo abbandonato ai piedi dei cassonetti, in mezzo alla spazzatura, nella speranza che vengano adottati da un passante, come orfanelli lasciati davanti al convento delle suore. Vale la stessa domanda che ci si pone per i monoliti: cosa ci sarà dietro? Un flash mob? Un’operazione pubblicitaria? Una moda? Non lo sappiamo, ma probabilmente il fenomeno è stato importato dall'estero: già un paio di anni fa in un arrondissement di Parigi si registrò una misteriosa proliferazione di plantigradi sintetici, ma in quel caso si riuscì subito ad attribuirne la paternità (un libraio che si divertiva così ad animare il suo quartiere).

Di fronte alla moltiplicazione degli orsi romani in piena pandemia, però, viene il sospetto che la loro vera funzione sia affettiva più ancora che decorativa: non potendo assembrarci con gli umani, il peluche non è forse il miglior surrogato per abbracci a carica virale zero?

(Nella foto: un orso di peluche gigante a spasso per San Paolo)
 

pietro.piovani@ilmessaggero.it

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