I meno giovani se la ricordano bene quella raccolta “porta a porta” in senso letterale, che solo verso la fine degli anni Settanta fu sostituita dal sistema dei cassonetti in strada, tra le lamentele tutto sommato contenute dei cittadini (oggi la folla inferocita assalterebbe il Campidoglio). Viene da chiedersi come una comunità tanto più povera di quella contemporanea potesse permettersi un servizio così capillare e costoso. Probabilmente all’epoca il numero degli operatori ecologici in rapporto alla popolazione era più alto, anche perché i loro stipendi erano verosimilmente più bassi.
C’è poi da dire che, nella miseria dell’Italia post-bellica, le famiglie producevano molti meno rifiuti di oggi. Un monnezzaro dell’anno 2018 riempirebbe un sacco di iuta per ogni singolo appartamento. Il benessere è una bellissima cosa, ma ha le sue controindicazioni.
(Foto dal sito Roma Sparita)
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