Queste cifrette sono passate in sordina, ricoperte dal solito rumore di sottofondo dei social network, per festeggiare i vincitori di questo congresso e demonizzare i perdenti, chiaro. Con in mezzo la solita polemica sulle tessere «low-cost» con minacce di querele assortite da una fazione verso l’altra. Sempre andando a scavare, si scopre che in tutto gli iscritti al Pd di Roma - passato alle cronache per una serie di mosse degne del miglior Comunardo Niccolai e scene da il Padrino - sarebbero 7.000 (sempre su una platea di circa 2,3 milioni di persone) ma dunque sono la metà di loro ha preso il giacchetto e la sua bella tessera per votare il nuovo segretario. «La verità - raccontava l’altro giorno un deputato dem alla bouvette della Camera - è che siamo diventati un partito di quadri». Politici o di nature morte?
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