​La partitella sulla spiaggia: evento top e incubo bagnanti

La partitella sulla spiaggia: evento top e incubo bagnanti
di Mimmo Ferretti
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Domenica 16 Giugno 2019, 00:15 - Ultimo aggiornamento: 11:50
L’appuntamento, di solito, è per il tardo pomeriggio, quando il sole scotta meno e parecchia gente ha già ripreso la strada di casa. E’ a quell’ora che scatta la convocazione per la partitella sulla spiaggia. Un incubo per i bagnanti che amano gustarsi in tranquillità il tramonto a due passi dal mare, il momento top della giornata per chi ha il pallone nel sangue. E che non vuole sentire ragioni: è estate, siamo sulla spiaggia e guai non giocare, ci mancherebbe altro. Con buona pace dell’educazione e del rispetto altrui. Ma tanto non diamo fastidio, ci mettiamo in questo angoletto: ecco la bugia più gettonata dell’estate sul litorale romano. 

E così, alla faccia di promesse all’americana, cominciano sfide grottesche fatte di urla, sudore e calcioni perché solitamente chi non può fare a meno dell’esibizione in spiaggia a pallone ci sa fare poco. Però, coglie l’occasione per mettere in mostra il fisico, per dimostrare agli amici che la pancia non c’è più, che la sosta invernale non è passata invano. Il tutto con il brivido dell’imprevisto, perché sulla sabbia – e a piedi nudi - è facile farsi male. Ma, in fondo, cosa importa: una distorsione alla caviglia rimediata sul campo fa anche un po’ figo. Un trofeo per farsi coccolare e pure per farsi rimpiangere: avete vinto voi, ma se c’ero io...
 
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