E così, alla faccia di promesse all’americana, cominciano sfide grottesche fatte di urla, sudore e calcioni perché solitamente chi non può fare a meno dell’esibizione in spiaggia a pallone ci sa fare poco. Però, coglie l’occasione per mettere in mostra il fisico, per dimostrare agli amici che la pancia non c’è più, che la sosta invernale non è passata invano. Il tutto con il brivido dell’imprevisto, perché sulla sabbia – e a piedi nudi - è facile farsi male. Ma, in fondo, cosa importa: una distorsione alla caviglia rimediata sul campo fa anche un po’ figo. Un trofeo per farsi coccolare e pure per farsi rimpiangere: avete vinto voi, ma se c’ero io...
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