Nei canili arriva anche lo psicologo per non sbagliare adozione

Nei canili arriva anche lo psicologo per non sbagliare adozione
di Marco Pasqua
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Martedì 31 Gennaio 2023, 18:01

Il nuovo bando per la gestione dei canili comunali ha scontentato, come scritto sulle pagine di questo quotidiano, tutte le principali associazioni animaliste. Un ritorno al passato, hanno detto, commentando in particolare il taglio delle ore durante le quali è possibile visitare i cani, per una eventuale adozione. Ma a voler vedere il bicchiere mezzo pieno, c'è un aspetto positivo di questo bando (il che, ovviamente, nulla toglie alle critiche che gli sono state mosse). Sì, perché questo prevede la creazione di una figura chiave, ovvero quella del comportamentalista. Il suo compito sarà delicato: dovrà spiegare alle famiglie che sognano di far entrare nella loro casa un cane trovatello (o un gatto), quale animale è più adatto a loro.

Il canile, infatti, ospita anche razze di non facile gestione: a partire dai pitbull, che magari sono stati oggetto di violenza e i quali richiedono più attenzioni e un padrone dotato di maggiore esperienza. L'obiettivo di questa figura è di evitare un fenomeno odioso: ovvero che i cani vengano restituiti, con le scuse più disparate («è troppo agitato», «ci siamo resi conto che è troppo grande», e via dicendo). «È importante che la gente capisca che non sta prendendo un bambolotto», spiega il presidente della commissione capitolina per l'Ambiente, Giammarco Palmieri.

marco.pasqua@ilmessaggero.it

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