Amori e amici in quarantena
«Affacciati sto sotto casa tua»

Amori e amici in quarantena «Affacciati sto sotto casa tua»
di Raffaella Troili
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Mercoledì 4 Novembre 2020, 22:41 - Ultimo aggiornamento: 22:42

«Dove sei, amore?», la domanda viene da lontano, in auto, nel traffico. La risposta è agghiacciante si rischia l’incidente in tangenziale. «Sto andando a trovare un’amica in quarantena... con nonna». Ma che dici, dove vai se sta in quarantena? E nonna che c’entra? «Ma sotto casa, si affaccia dal balcone». Rimettendo a posto il puzzle si scoprirà che nonna ha solo fatto un pezzo di strada insieme non si è permessa nemmeno di passare nella via in cui abita la 13enne in quarantena... E che questi saluti alla Giulietta e Romeo o con piccole comitive sparpagliate in attesa avvengono per strada. Ci si guarda dal quinto, sesto piano e intanto si parla al telefono, molto meglio del citofono.

L’affaccio in balcone è un appuntamento lecito, rispetta le regole, non è questione di romanticismo ma di sopravvivenza. Ti passo a trovare, anche se non puoi scendere, baby. Le prime cotte ai tempi del covid, una quarantena finisce una comincia. E dopo un po’ anche la videochiamata sta stretta, allora affacciati alla finestra, stiamo tutti distanziati ma eccoci qui, cialtroni come l’età richiede, ci si fa compagnia. Tanto che «sai, mi ha tirato un pomodoro ma per scherzare, io gliel’ho ritirato. Ma ho preso il bengalese che partecipava fuori al negozio». Ecco meglio non approfondire, mai.

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