Al Forlanini un ascensore senza fermate

di Raffaella Troili
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Mercoledì 21 Gennaio 2015, 00:27
Stamattina sono stato a fare un giro al Forlanini. Mi hanno colpito tante cose: la prima è stata la sensazione di abbandono della magnifica struttura. Quella grata dà la sensazione dell'imminente chiusura. Le scritte, nell’androne, con le carrozzine ed i cartelli contro la chiusura dell'Ucri, reparto realizzato nel 2010 con grande impegno dal nostro personale tecnico in trenta giorni, ci fanno capire che i soldi dei cittadini possono essere buttati al vento. Quante altre osservazioni ho fatto... ma una cosa che mi ha lasciato di stucco è stato vedere che l'ascensore che porta alla divisione di Chirurgia Toracica era fermo.



Ho chiesto allora da quanto tempo era in quella situazione e mi è stato risposto: da parecchi mesi. Ora, mi chiedo, ma lo sanno che la Chirurgia Toracica è al terzo piano e che nel 90% dei casi, i pazienti devono andare lì, hanno grossi problemi dell'apparato respiratorio? Cerchiamo di ricordare che se il cittadino va rispettato, ancora di più lo deve essere chi ha problemi di salute».



L’ascensore è fermo da luglio e a sfogarsi su Facebook è il professor Massimo Martelli, storico primario e direttore della Chirurgia toracica del Forlanini, membro del Consiglio superiore di sanità, in pensione dal 2013. Da anni l’ospedale “deve” chiudere e forse ora la data è davvero vicina. A leggere però i commenti al post di colleghi e infermieri, ma anche a fare un giro noi in qualsiasi altro ospedale, si ha la sensazione che il degrado, i disservizi e l’abbandono siano da tempo purtroppo la normalità.



raffaella.troili@ilmessaggero.it