Sarà anche vero che in Italia una Commissione non si nega a nessuno, ma quella su Roma Capitale che ieri ha istituito il ministro degli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, merita un supplemento di attenzione. La Commissione, che sarà coordinata dal professor Francesco Saverio Marini dell’Università di Tor Vergata, ha infatti l’obiettivo di fornire idee e know how al ministero sul delicato nodo della governance di Roma e dell’aumento dei poteri per chi la governa, temi sui quali si sta lavorando anche alla Camera intorno a una modifica costituzionale. Ma contemporaneamente e senza perdere tempo i saggi dovranno individuare i canali più utili per consentire a Roma di ottenere fondi europei e attingere risorse dal gruzzolo di miliardi del Pnrr. Altro tema su cui i professori dovranno supportare la ministra Gelmini sarà quello del Giubileo. Anche su questo fronte la Commissione non avrà compiti operativi quanto di supporto, con idee e soluzioni tecniche, alla presenza della Gelmini nelle strutture che dovranno preparare il Giubileo.
L’assetto - «È giunto il momento di dare a Roma un assetto istituzionale in grado di far fronte alla complessità dei problemi di governance di una città unica al mondo - è il commento di Mariastella Gelmini - I cittadini romani aspettano da tempo una soluzione alle questioni legate ai servizi, ai trasporti, alle strade, all’urbanistica.
«Ho già avuto modo di lavorare per la Regione Lazio sul tema dei poteri di Roma Capitale e quindi non nascondo le difficoltà - dice il professor Marini - Tuttavia le condizioni politiche legate ad un governo di unità nazionale e la coincidenza con l’avvio di una nuova legislatura comunale potrebbero determinare novità importanti. Quello che è certo è che non perderemo tempo per collaborare a tutte le iniziative che possano consentire a Roma di fare la sua parte nel quadro del Pnrr». La Commissione appena istituita, come detto, affiancherà anche il lavoro in corso presso la Commissione Affari Istituzionali della Camera dove sono stati presentati 5 progetti per leggi costituzionali per dare a Roma poteri equivalenti a quella di una Regione. Ma, com’è noto, il percorso di una legge costituzionale è lungo.
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