Bimbo morto in un incidente a Roma, le folli sfide degli youtuber: «Alla guida per oltre 50 ore». Chi sono i 4 ragazzi

Il gruppo si chiama TheBorderline e ha più di 600mila follower sul social

Bimbo morto in un incidente a Roma, le folli sfide degli youtuber: «Alla guida per oltre 50 ore». Chi sono i 4 ragazzi
di Flaminia Savelli
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Mercoledì 14 Giugno 2023, 22:36 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 23:10

Seguitissimi sui canali social: oltre 88mila follower registrati sul profilo Instagram “TheBorderline” e oltre 600mila al canale Youtube. Conosciuti a Casal Palocco, quartiere a sud della Capitale, dove vivono gli youtuber e dove ieri durante una delle loro “challenge”, è morto un bambino di cinque anni. La sfida era una corsa lunga 50 ore a bordo di un suv Lamborghini: con le tappe riprese e postate nei profili social dei quattro ragazzi (tutti tra i 20 e i 23 anni) che ora- a vario titolo- potrebbero rischiare l’accusa di omicidio stradale. Ieri pomeriggio erano al secondo giorno di “gara” al momento dell’impatto tra via Archelao di Mileto e via di Macchia Saponara. Secondo i primi accertamenti dei vigili urbani incaricati dell’inchiesta, c’era Vito Loiacono al volante quando la Lamborghini in uno scontro frontale ha centrato la Smart su cui viaggiava una mamma insieme ai due figlioletti di 3 e 5 anni. Uno schianto fatale per il piccolo Manuel arrivato in condizioni disperate al pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia dove è deceduto poco dopo. La sorellina di tre anni e la mamma di 29 sono ricoverate al Sant’Eugenio in prognosi riservata. Secondo quanto ricostruito fin qui, il gruppo negli ultimi due giorni si è alternato al volante della Lamborghini. Il bolide a noleggio era arrivato a casa di Loiacono la scorsa settimana.

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YOUTUBER

«Era la prima tappa della sfida - racconta un amico dei ragazzi - abbiamo visto tutti on line su Instagram il lancio della fida.

Siamo sconvolti. Doveva essere un gioco ed è morto un bambino, ancora non riusciamo a crederci. Stavano rientrando a casa, la sfida era quasi terminata». Quindi la partenza del gruppo che nelle successive 48 ore si è ripreso nelle varie tappe. Come annunciato, la sfida era di non scendere mai dalla macchina. Ancora ieri su Instagram erano on line i video di Matteo Di Pietro, 22 anni creatore digitale, che scherza con Loiacono e Marco Ciaffaroni. Nella storia si riprendono mentre sostano per la pausa pranzo. Appena due ore dopo il drammatico epilogo della sfida organizzata dai ragazzi. Già lo scorso anno avevano lanciato una challenge con tanto di sponsor a bordo di una Fiat 500. Ancora, sei mesi fa la sfida delle 50 ore a bordo di una Tesla: stesse modalità dunque, di quella con la Lamborghini di ieri finita in tragedia. 

 

LE SFIDE

Il gruppo di youtuber e creatori digitali è on line dal 2020. Amici di lunga data, hanno fondato la pagina “TheBorderline”. «Non siamo ricchi ma ci piace spendere per farvi divertire a voi – è spiegato nella descrizione del canale – Tutto quello che facciamo si basa su di voi, più supporto ci date più contenuti costosi e divertenti porteremo, tra sfide, challenge e scherzi di ogni tipo cercheremo di strapparvi una risata in ogni momento». Lo scorso mese il gruppo era salito sulla ruota panoramica. L’obiettivo era non scendere per 24 ore. Così on line sono stati postati i video dei tre - Loiacono, Di Pietro e Ciaffarone - salutano dalla giostra e poi riprendono le successive ore alla massima altezza. In alcuni casi, per chi vince la sfida c’è una ricompensa. Come nella gara dei ragazzi che hanno giocato a “nascondino estremo” in un castello da 10mila metri quadrati. Il vincitore ha incassato il montepremi di 10mila euro. 

Giulia Giannandrea, la fidanzata di Matteo Di Pietro, era stata erroneamente contata tra i passeggeri del veicolo, ma è estranea totalmente dal caso. La ragazza, studentessa universitaria, pur sapendo come tutti gli amici e i seguaci del gruppo “The Borderline” della sfida lanciata dalla “crew”, mercoledì pomeriggio era a casa, stava studiando nella sua camera per preparare uno degli esami della sessione estiva. È arrivata sul luogo dell’incidente diverse ore dopo, ma non è mai salita a bordo di quel suv.

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