Nota bene: Essendo Waze un'app che funziona come un navigatore, parliamo qui di spostamenti motorizzat e quindi lunghi, che comprendono quindi presumibilmente anche spostamenti interregionali che non sono ancora autorizzati su tutto il territorio nazionale, tranne che per motivi di necessità. Il governo, infatti, quando il 26 aprile ha annunciato la Fase due e quindi il decreto per il 4 maggio scriveva sulle pagine dedicate alle FAQ «No, gli spostamenti al di fuori della propria regione restano consentiti esclusivamente per ragioni di lavoro, salute o assoluta urgenza».
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Tenuto a mente questo, cosa emerge dai dati Waze prima e dopo il 4 maggio? Che c'è stato sì un "Libera tutti" ma contingentato.
Ecco i numeri su Roma e sull'Italia:
1 maggio nella Capitale c'è stato -95% di spostamenti rispetto al periodo pre Covid di riferimento, cioè tra l’11 e il 25 febbraio 2020. In Italia si registrava complessivamente lo stesso dato: -95% di spostamenti
2 maggio a Roma - 84% di spostamenti, in Italia -92%
3 maggio a Roma -91% di spostamenti, in Italia -93%
4 maggio, giorno di allentamento ufficiale del lockdown: a Roma -68% di spostamenti, in Italia -64%
5 maggio a Roma -69% di spostamenti, in Italia -64%
Secondo i dati Waze dunque nella Capitale, comunque dopo il 4 maggio più della metà degli spostamenti segnalati dagli utenti che hanno usato l'applicazione non è tornata a spostarsi come quando c'erano le misure di quarantena. Sta dunque prevalendo la cautela.
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