Vaccini, il Lazio chiede aiuto ai militari: i medici dell'Esercito per le somministrazioni

Vaccini, il Lazio chiede aiuto ai militari: medici dell'Esercito per le somministrazioni
di Camilla Mozzetti e Fabio Rossi
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Mercoledì 10 Febbraio 2021, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 12:31

Cento operatori sanitari in più per dare un nuovo impulso alla campagna di vaccinazioni contro il Covid-19. Il Lazio chiede aiuto anche alla sanità militare e alle forze dell'ordine per aumentare la possibilità di distribuire in maniera massiccia le dosi (appena saranno disponibili) nella popolazione. In particolare, ci saranno 70 tra medici e infermieri a disposizione alla Cecchignola, nella Città militare in prima fila contro il coronavirus fin dall'inizio della pandemia, dove è già attivo il Drive Through dell'Esercito per eseguire i tamponi molecolari. Alla Cecchignola il programma prevede di partire con i vaccini a fine mese, con 200 iniezioni al giorno, per arrivare fino a 400. Operazione analoga verrà portata avanti nella sede della polizia stradale di Tor Sapienza. In questo caso gli operatori sanitari dedicati saranno una trentina e inizieranno a vaccinare già nella prossima settimana, con 120 somministrazioni al giorno e l'obiettivo di arrivare fino a 280 sieri iniettati ogni 24 ore.

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I RINFORZI
L'aiuto di militari e forze dell'ordine è ancora più importante in una fase in cui bisogna velocizzare la campagna.

Dei rinforzi promessi dal commissario Domenico Arcuri, per esempio, alla Asl Roma 2 sono arrivati solo 25 tra medici e infermieri. Ora si punta sugli specializzandi, ma anche qui i numeri sono scarsi, visto che da queste risorse si è già abbondantemente attinto per organizzare i drive-in e rafforzare i reparti ospedalieri.


Al momento in tre sono finiti in ospedale e un radiologo è ricoverato in terapia intensiva. Sono a contatto tutti i giorni con pazienti e malati, ma per loro la vaccinazione contro il Covid è andata a rilento. Si tratta dei medici del Lazio che operano privatamente, esposti al rischio contagio come tanti colleghi che operano in corsia. L'Ordine dei medici aveva raccolto circa 14 mila adesioni a livello regionale, di cui 12 mila a Roma e provincia. «Fino a qualche giorno fa - spiega il presidente dell'Ordine, Antonio Magi - ne erano stati vaccinati appena 700». E gli esiti si sono già visti con i primi ricoveri. Motivo per cui proprio l'Ordine aveva richiesto un tempestivo intervento e ieri dalla Regione è arrivata la risposta: «L'assessore alla Sanità ci ha garantito - dice Magi - che già dalla prossima settimana riprenderanno a pieno regime le vaccinazioni anche per questi professionisti (circa 700 somministrazioni al giorno) in questo modo dovremmo arrivare a coprirli tutti entro la fine di febbraio».

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