La macchina è partita anche per loro: via ai richiami “booster” in terza dose per gli over 80. La Regione Lazio parte da Rieti, dove ieri i primi anziani delle Rsa presenti sul territorio sono stati immunizzati di nuovo con il farmaco ad m-Rna. In tutto sono stati somministrati 60 vaccini tra gli ospiti delle prime strutture ma anche tra il personale sanitario che vi opera e che aveva svolto il secondo richiamo entro il 31 marzo. «Abbiamo concordato con l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato questa procedura - spiega la direttrice generale dell’Asl di Rieti Marinella D’Innocenzo - per ottimizzare l’impegno delle equipe». Il modello, quasi certamente, sarà replicato anche in tutte le altre Rsa e strutture di accoglienza della Regione: mettere in sicurezza gli anziani con la terza dose e somministrare al contempo i richiami anche al personale sanitario impegnato nelle strutture d’assistenza che ha chiuso il primo ciclo vaccinale da almeno sei mesi. Una procedura che, in sostanza, limiterà il “doppio passaggio”.
Sul sito della Regione
A Roma le Asl stanno mettendo a punto gli elenchi soprattutto delle Rsa in cui si partirà verosimilmente entro il fine settimana. In tutto - conta l’Unità di crisi regionale - alla terze dose momentaneamente saranno richiamati 140 mila over 80 poi verranno gli altri (nel Lazio se ne contano più di 400 mila) seguendo pedissequamente il calendario sulle ultime somministrazioni.
Il nuovo traguardo
Intanto l’assessore Alessio D’Amato lancia una proposta seguendo l’alta copertura vaccinale che il Lazio può vantare: «Se noi dovessimo raggiungere il 90%» degli immunizzati, «cosa che nel Lazio avverrà presto, si potrà anche pensare ad aperture generalizzate. Quindi, aperture al 100% quando avremo il 90% della popolazione da 12 anni in su con la doppia dose. Sarei favorevole a questa linea». I numeri del resto ci sono: nella Regione ad oggi sono state somministrati più di 8 milioni 250 mila vaccini per un tasso di copertura in doppia dose che supera l’82% nella popolazione dai 12 anni in su. Verosimilmente il traguardo del 90% - considerato anche l’aumento di chi inizia ora la vaccinazione - dovrebbe riuscire ad essere raggiunto nella seconda metà di ottobre. Poi naturalmente spetterà al governo decidere come comportarsi ma non è escluso che la linea di D’Amato possa passare. Sul fronte dei contagi ieri c’è stato un piccolo rialzo: 252 nuovi casi, 35 in più sul giorno precedente ma 49 in meno rispetto al dato di una settimana fa, 21 settembre. Scendono invece i ricoveri sia nei reparti ordinari che nelle Terapie intensive: 388 degenti nel primo caso, 57 nel secondo.
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