Roma, cuoca violentata in una scuola al Torrino. Le mamme: «Via le baracche dal parco»

Roma, cuoca stuprata in una scuola al Torrino. Le mamme: «Via le baracche dal parco»
di Alessia Marani
4 Minuti di Lettura
Giovedì 13 Maggio 2021, 00:13 - Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 09:47

È ancora caccia all’uomo, al Torrino, dopo lo stupro di una cuoca all’interno della scuola Santa Chiara di via Caterina Troiani. Martedì mattina uno sconosciuto, probabilmente straniero, si è introdotto nella mensa dall’ingresso posteriore che dà sul parco pubblico e armato di coltello ha prima rapinato la donna, una quarantenne, quindi l’ha chiusa in uno stanzino e violentata. Il tutto mentre i bambini della materna, delle elementari e delle medie erano a lezione. Bimbi che, comunque, protetti dalle suore, non si sono accorti di nulla. Ieri la polizia è tornata nel quartiere residenziale a due passi dall’Eur alla ricerca del fuggitivo, un “fantasma” che potrebbe, però, avere lasciato qualche traccia in una delle baraccopoli sorte nel fitto della vegetazione della collinetta su cui sorge il grande plesso scolastico. Per questo nell’area verde - e «abbandonata al degrado», come denunciano, furiosi, residenti e genitori - di via delle Comete, che confina con il parco della struttura religiosa, ieri sono tornati anche gli agenti della Scientifica che hanno passato al setaccio alla ricerca di frammenti di Dna una stamberga limitrofa all’ingresso sul retro del Santa Chiara, fino a qualche tempo fa abitata da due moldavi poi tornati in patria. Il sospetto dei poliziotti della IV Sezione della Squadra mobile capitolina, specializzata nei reati di natura sessuale, è che nel frattempo la baracca sia stata utilizzata da qualcun altro, forse lo stesso che l’altra mattina ha fatto del male alla donna. 

Roma, cuoca stuprata alla scuola Santa Chiara (Torrino) mentre i bambini sono a lezione

 

LA PROTESTA
Nel frattempo monta la protesta dei genitori dei piccoli alunni e dei residenti.

La stessa vittima della violenza è molto scossa e sotto choc: non poteva davvero pensare di potere essere aggredita mentre era al lavoro, oltretutto in una scuola. Mamme e papà stanno raccogliendo le firme (online e con una petizione) per chiedere al Comune e al Municipio un intervento urgente per rimettere in sicurezza l’area verde attorno la scuola, caldeggiando anche una manutenzione costante e più controlli. «Non chiediamo cose sconvolgenti, ma quanto dovrebbe avvenire normalmente e regolarmente. Ormai nella nostra zona residenziale spuntano le favelas e, adesso, con l’incubo del maniaco noi donne abbiamo persino paura di uscire di casa per portare a spasso il cane. Stiamo mandando i nostri mariti», spiega una portavoce del Consiglio di Istituto. Nel quartiere in cui in passato ha preso dimora anche Francesco Totti, gli abitanti puntano l’indice contro lo stato di abbandono. Descrivono uno scenario «surreale»: «I parchi sono diventati giungle inaccessibili, tra via delle Costellazioni e via delle Comete si prostituiscono le trans, davanti al supermercato è un pullulare di sbandati ubriachi che poi girovagano per il quartiere». C’è chi indica la stradina che viene percorsa ogni giorno dal furgoncino che porta il cibo per la mensa della scuola: «Qualcuno lo avrà visto e seguito fino al cancello nel retro e quando i battenti si sono aperti, ne avrà approfittato per entrare». Altri dicono di avere visto nella stamberga un maghrebino, «e guarda caso da martedì è scomparso».

Francesco, con l’Associazione Amici del Poggio del Torrino, si sta occupando anche di un altro spazio verde, tra via Jachino e via Troiani: «Pur abitando in un quartiere con grandi polmoni naturali - afferma - non riusciamo a goderne pienamente per il degrado e la mancanza di decoro. I bambini non possono utilizzare i giochi e restano in casa. Quel che è successo a quella giovane cuoca è spaventoso e non ci può lasciare indifferenti». 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA