Roma, stop a consiglio e commissioni in Regione. Atti fermi per turismo e imprese

Roma, stop a consiglio e commissioni in Regione. Atti fermi per turismo e imprese
di Fabio Rossi
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Domenica 8 Marzo 2020, 11:13

Lo stop, per il momento, è limitato nel tempo: al consiglio regionale sono state rinviate le sedute 51 e 48, che si sarebbero dovute tenere domani, in via cautelativa per l’emergenza coronavirus. Poi, da giovedì, si navigherà a vista, seguendo l’evolversi del contagio e valutando gli strumenti di prevenzione da mettere in campo volta per volta. Alla Pisana si tenta di portare avanti il lavoro il più regolarmente possibile, visti anche i temi delicati sul tappeto, ma senza ignorare l’esigenza di contenere la diffusione del Covid-19. A slittare, inevitabilmente, saranno anche alcuni atti importanti, in settori strategici che vanno dal turismo ai rifiuti.

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La sospensione dei lavori nei prossimi giorni, che riguarderà anche le commissioni consiliari, in realtà era stata stabilita già prima che emergesse la positività di Nicola Zingaretti, che peraltro non aveva partecipato all’ultima seduta dell’assemblea. Ma la decisione è stata rafforzata dalla notizia di ieri, avvalorando la scelta di avviare una serie di controlli straordinari in Regione, oltre al divieto per il pubblico di assistere alle sedute del consiglio, che vengono trasmesse in streaming.
 
Il primo atto a slittare è il piano triennale del turismo, che era stato incardinato giovedì scorso e sarebbe dovuto essere discusso domani. Una coincidenza singolare visto che proprio il settore turistico - abitualmente uno dei pilastri dell’economia di Roma e del Lazio - sta subendo pesantemente le conseguenze della diffusione del coronavirus. L’obiettivo del piano è «la crescita economica delle comunità laziali, scegliendo un modello di turismo sostenibile che crea ricchezza ma la deve lasciare sui territori, sostegno alla delocalizzazione e destagionalizzazione, sempre rispetto alla centralità di Roma oggi invasa da un turismo massificato». Ma le priorità, al momento, sono altre.
 
Nel programma della seduta di domani c’erano anche alcuni ordini del giorno da votare nel pacchetto del collegato al bilancio, approvato nelle scorse settimane. Tra i provvedimenti più importanti che potrebbero subire un rallentamento, poi, c’è il tanto atteso piano regionale dei rifiuti, che deve affrontare il tema che (prima del cononavirus) era in cima ai problemi della Capitale. Attualmente è ancora all’esame della commissione ma, se i lavori della Pisana dovessero affrontare altre sospensioni, i tempi inevitabilmente si allungherebbero. 
Così come una frenata potrebbe interessate anche il piano annuale di Lazio Innova, la società regionale che si occupa di contributi e finanziamenti per la crescita e lo sviluppo delle piccole e medie imprese.
 
Già da venerdì, prima dell’annuncio del governatore, è partita l’opera di sanificazione delle strutture e dei locali della Pisana. Interessati anche gli uffici distaccati, come per esempio il Corecom che ha sede a Prati. Restano valide le misure precauzionali contenute in una delibera approvata qualche giorno fa dall’ufficio di presidenza del consiglio regionale: come la sospensione di tutti i convegni e ogni altro tipo di evento aperto al pubblico, delle visite scolastiche, degli ingressi a rappresentanze di cittadini.

Stop anche alle visite per gli ospiti dei consiglieri regionali e le audizioni presso le commissioni consiliari. Sospese le missioni dei consiglieri regionali nelle aree a rischio epidemiologico, mentre sono state messe a disposizione di personale e addetti disinfettanti per le mani. In una circolare per i dipendenti, inoltre, è stato vietato l’ingresso di familiari in ufficio (per esempio i figli) ed è stato indicato come avvalersi della possibilità del telelavoro.

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