Scuole nel caos, dalle mense con la distanza alla rete insufficiente per la Dad: i presidi di Roma e Lazio chiedono aiuto

Scuole nel caos, dalle mense con la distanza alla rete insufficiente per la Dad: i presidi di Roma e Lazio chiedono aiuto
2 Minuti di Lettura
Lunedì 17 Gennaio 2022, 10:09 - Ultimo aggiornamento: 10:27

Scuole del Lazio nel caos a pochi giorni dalla riapertura. Le lamentele dei presidi vanno dalle disposizioni per le mense per l'impossibilità di far consumare i pasti nelle scuole ad una distanza di almeno 2 metri, alle difficoltà nella realizzazione di impianti di areazione, fino all'insufficienza della portata della rete dato l'alto numero di classi in didattica a distanza

I presidi di Roma e Lazio di Anp scrivono alle istituzioni competenti chiedendo aiuto su una serie di temi.

In particolare, chiedono informazioni rispetto al piano di controllo della situazione strutturale e manutentiva delle scuole, «per evitare il verificarsi di emergenze e disagi, come nel caso del rientro dopo le festività natalizie in cui diverse scuole hanno trovato i riscaldamenti non funzionanti».

Via al centro di cottura per le mense scolastiche

E ancora, alla elementari il protocollo raccomanda di consumare il pasto ad una distanza interpersonale di almeno 2 metri.« Occorrono indicazioni e chiarimenti urgenti dal momento che l'espressione normativa si apre a diverse interpretazioni e risulta quasi impossibile rispettare la raccomandazione», scrivono Cristina Costarelli, presidente di Anp Lazio e Mario Rusconi presidente di Anp Roma.

«Troppe assenze tra i banchi, hub vaccinali nelle scuole anche a Viterbo»: la proposta dei presidi

I presidi chiedono inoltre nterventi di verifica della connettività delle scuole, «visto l'elevato numero di classi in Dad/Ddi: in diverse scuole si presenta la necessità di aumento della portata della rete stessa». Infine, sulla realizzazione di impianti di aerazione, i dirigenti scolastici evidenziano che le istituzioni scolastiche «non hanno competenze specifiche per interventi che incidono sugli impianti elettrici e per la scelta della tipologia di impianti». Inoltre la portata degli impianti elettrici attuali sembrerebbe non funzionale a sostenere le attrezzature di aerazione eventualmente installate dall'ente locale. «Si attende un rapido riscontro e si chiede la convocazione di un incontro per il confronto sulle numerose e delicate situazioni sopraesposte», concludono i dirigenti i Roma e Lazio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA