Roma, Tuscolana: boom di multe per la sosta selvaggia

Roma, Tuscolana: boom di multe per la sosta selvaggia
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Lunedì 1 Aprile 2019, 09:48 - Ultimo aggiornamento: 09:49

Decoro e rispetto delle regole? La giunta Raggi tanto per cominciare ha dichiarato guerra alla sosta selvaggia e all’odioso parcheggio, selvaggio, in doppia fila. Il record per ora è al VII Municipio dove in due mesi sono fioccati verbali per un totale di 300 mila euro, con grande soddisfazione dell’amministrazione e del comandante dei vigili Antonio Di Maggio. Capodanno col botto dalle parti del Tuscolano. Dal 1° gennaio al 25 febbraio di quest’anno i dati parlano di quasi cinquemila multe tra contravvenzioni cartacee e quelle effettuate con l’ausilio degli smartphone. E nonostante il settimo sia il Municipio più esteso in assoluto della Capitale (308 mila residenti) i vigili si sono concentrati in una zona particolare: lungo il tratto della Tuscolana compreso tra Piazza di Cinecittà e la fermata della Metro Numidio Quadrato. Sono tutte multe per sosta in doppia fila, su attraversamenti pedonali, nei posti riservati ai disabili, sulle intersezioni, davanti ai cassonetti Ama e sui marciapiedi.
 

 


Ma soprattutto si tratta di un tratto di strada, lungo 1,8 chilometri, in cui corre la contestatissima pista ciclabile di via Tuscolana. E i residenti non mancano di farlo notare: «Bella idea quella di fare una pista ciclabile parallela ad una strada perennemente ingorgata di traffico!! Avete ristretto ulteriormente una strada che era già insufficiente per la mole di auto che la percorre giornalmente. E avete speso una montagna di soldi che potevano essere impiegati per altre opere più importanti e urgenti», protesta Luigi sui social incassando centinaia di applausi. Ma non ci sono deroghe, o scuse, per lasciare l’auto in doppia fila. Già lo scorso anno gli automobilisti erano stati avvisati. I verbali staccati con lo street control digitale, il dispositivo ottico montato sulle volanti della Polizia locale, nei primi nove mesi del 2018 sono stati circa 250 mila: il 25 per cento in più rispetto al 2017. 

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