Roma, con un pugno uccide uomo ubriaco in pizzeria: «Stava importunando gli altri clienti»

La tragedia è avvenuta all’alba di ieri in zona San Lorenzo. A sferrare il colpo il 18enne figlio del titolare. La vittima è un 58enne romano

Roma, 18enne uccide uomo ubriaco con un pugno in pizzeria: «Stava importunando gli altri clienti»
di Marco De Risi
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Sabato 2 Ottobre 2021, 00:09 - Ultimo aggiornamento: 07:15

Era visibilmente ubriaco e stava importunando gli altri clienti. Quando il titolare lo ha incalzato per farlo allontanare dal locale, la situazione è precipitata in pochi istanti e la lite è degenerata in rissa. A terra è finito proprio il cliente che a causa delle ferite è deceduto. La scena del crimine è il Bosporus, un noto locale di San Lorenzo specializzato in pizza e kebab aperto 24 ore su 24. L’allarme è scattato all’alba di ieri, i poliziotti del distretto San Lorenzo diretti dal dirigente Giuseppe Rubino e incaricati delle indagini, sono risaliti a chi, intorno alle 5 del mattino, ha sferrato il colpo mortale: Engie. G., un ragazzo italiano di 18 anni e figlio del titolare dell’azienda. «Quell’uomo - ha riferito il ragazzo agli agenti - era ubriaco e non la smetteva d’importunare i clienti. Poi, è venuto da me e così è nata una colluttazione. L’ho colpito con un pugno ma non volevo ucciderlo». Agli avventori che erano nel locale la situazione è apparsa subito grave. L’uomo picchiato era riverso sul pavimento e non dava segni di vita. Sul posto è arrivato il personale del 118 che ha trasportato il ferito al policlinico Umberto I. Ma dopo circa due ore dall’arrivo in ospedale, il cuore ha cessato di battere: il pugno gli avrebbe provocato una gravissima lesione alla testa che è risultata fatale.

Cliente ubriaco in un negozio a Roma: 18enne figlio del titolare lo picchia e lo uccide

LA VITTIMA
A morire per il pugno al volto è stato Luca Perrone, un romano di 58 anni su cui i poliziotti stanno svolgendo ulteriori verifiche. Secondo i primi riscontri, da alcuni giorni trascorreva la notte in auto lontano dalla moglie e dalla figlia. Da alcune testimonianze, sembra che l’uomo fosse ubriaco ed effettivamente avesse infastidito alcuni clienti. Certo questo non giustifica il pugno mortale partito dal figlio del titolare. 
Il ragazzo e il padre sono di origini turche ma in Italia già da anni.

Dai primi accertamenti della polizia, padre e figlio hanno aperto l’attività nel rione San Lorenzo circa un anno fa. I poliziotti sono accorsi nel locale tempestivamente per eseguire una serie di accertamenti che si sono rivelati fondamentali. Insieme al giovane, sono stati ascoltati a lungo anche i testimoni: si tratta di cinque persone, presenti nel locale al momento della rissa. Tra loro, anche un cameriere, impiegato da tempo nel locale.

OMICIDIO PRETERINTENZIONALE
«Non volevo ucciderlo - ha ancora dichiarato il diciottenne agli investigatori -. A un certo punto si è messo a disturbare la clientela. Mi è sembrato evidente che fosse ubriaco. Non sentiva ragioni e continuava a disturbare. A quel punto ho cercato di riportarlo alla ragione e di farlo uscire dal negozio. Ma lui ha agito con violenza. C’è stato un corpo a corpo ed io per liberarmi l’ho colpito con un pugno. Non avrei mai pensato che l’avrei ucciso». Il magistrato ha optato per un reato che in qualche modo si coniuga con le spiegazioni del diciottenne. L’accusa infatti è di omicidio preterintenzionale. In sostanza: l’aggressore ha colpito il cliente ma gli effetti mortali sarebbero andati oltre le intenzioni di chi ha dato il pugno. L’indagine comunque è solo agli inizi. Sarà eseguita nei prossimi giorni l’autopsia e sarà un esame determinante per capire le cause della morte di Luca Perrone. Ancora: gli esami autoptici accerteranno il tasso alcolemico dell’uomo al momento dell’aggressione. Proprio l’autopsia stabilirà, qualora ci fosse, un nesso tra il pugno e la morte dell’uomo. Il diciottenne omicida è agli arresti domiciliari.
 

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