Roma, i gialli raccontati dal Messaggero: da Alfredino Rampi all'Olgiata, secondo volume dal 21 agosto

I gialli di Roma raccontati dal Messaggero: da Alfredino Rampi al giallo dell'Olgiata
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Venerdì 20 Agosto 2021, 07:38 - Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 17:37

Il drammatico destino di Alfredino Rampi inghiottito nel pozzo di Vermicino. Le misteriose scomparse di due quindicenni: Mirella Gregori e Caterina Skerl. Ancora, il mistero del delitto dell'Olgiata che ha attraversato per venti anni la storia della Capitale. Fino alla cronaca nera più recente come il delitto di Luca Sacchi, ucciso con un colpo alla testa due anni fa davanti a un pub del quartiere Appio. E la fuga di Giuseppe Mastini, il sanguinario Johnny Lo Zingaro, terminata in un casolare abbandonato in Sardegna lo scorso settembre. Sono queste le storie raccontate dalle pagine del Messaggero e raccolte nel secondo volume della collana I gialli di Roma, in edicola da oggi e per le prossime due settimane.


Una narrazione, a cura della cronista Flaminia Savelli, che ripercorre in 40 anni di crimini e gialli, la storia della Capitale.

Così come per il primo volume, le storie sono raccontate seguendo il filo rosso tracciato dai giornalisti del Messaggero che hanno seguito le indagini, le piste e le svolte. A partire dal drammatico epilogo di Alfredino.


A tutta cronaca - Il primo caso mediatico che ha tenuto - era il 1981 - tutto il Paese con il fiato sospeso. A raccontare i ripetuti e fallimentari tentativi di recupero, con una narrazione puntuale e dolorosa, le grandi firme del tempo: da Aldo De Luca, Leonardo Gorra a Fabrizio Paladini e Maurizio Salticchioli. Ci sono poi grandi delitti degli anni 90. Dal delitto della Contessa Filo della Torre (1991) allo scandalo che ha travolto il Vaticano la notte del 4 maggio 1998. Il triplice omicidio, dai contorni ancora oggi sfuocati, del comandante della Guardia Svizzera Alois Estermann, la moglie Gladys Meza Romero e il giovanissimo vice caporale Cèdric Tornay.

Volume III - Una carrellata di grandi storie di una città abituata ai misteri in una narrazione spesso piena di punti bui. E poi il terzo volume, in edicola a partire dal 4 settembre. L'ultima raccolta parte da molto lontano nel tempo: dal delitto della giovanissima Wilma Montesi (1953) trovata su una spiaggia di Torvajanica. Un caso raccontato da Fabrizio Menghini, l'unico giornalista a vedere il giorno del ritrovamento il corpo della ragazza. Dalla puntuale descrizione pubblicata sul Messaggero, papà Rodolfo riconosce la figlia che era scomparsa da casa nei giorni precedenti. Quindi il delitto del poeta Pasolini, il maxi sequestro del duca Grazioli per mano di quella che diventerà la più pericolosa banda della Capitale, la banda della Magliana. Quindi l'esecuzione di Diabolik, il capo ultras bianco celeste, ucciso in pieno giorno con un colpo alla testa: per un'estate in giallo, ancora tutta da leggere.

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