Roma, nuove aule in 49 scuole: la mappa dei lavori dal Morgagni al Peano

Roma, nuove aule in 49 scuole: la mappa dei lavori dal Morgagni al Peano
di Camilla Mozzetti
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 12 Agosto 2020, 08:54
Quarantanove scuole superiori tra Roma e provincia a fronte di 340 istituti secondari. Sono questi i numeri delle realtà nelle quali entro settembre partiranno i lavori di edilizia leggera finanziati dal ministero dell'Istruzione. La Città Metropolitana ha raccolto le richieste di tutte le scuole che hanno avanzato domande per avere un ampliamento delle superfici o la riconversione di palestre, laboratori, biblioteche al fine di garantire per tutti gli studenti - o almeno per una buona parte - la didattica in presenza. Ma la coperta è corta e in tutto a fronte dei 3 milioni di euro arrivati all'ex provincia da viale Trastevere si potrà metter mano per il momento al 14% degli istituti della Capitale e del suo hinterland. Con poco più di 2 milioni 200 mila euro partiranno, sempre che si riescano a chiudere le procedure per portare fisicamente le ditte in ogni singola scuola, i lavori di adeguamento mentre con la restante parte dei finanziamenti (780 mila euro) la Città Metropolitana si è impegnata ad acquistare un centinaio tra banchi e sedie per garantire così le misure del distanziamento interpersonale.




LE REALTÀ
Dal Morgagni al Peano, dal Tacino al Mamiani, dal Lucrezio Caro all'Albertelli: sono 40 gli istituti nella città a cui si aggiungono 9 in provincia rientrati fortunatamente nella lista dei finanziamenti. Per tutti gli altri - si parla di decine e decine di scuole - i presidi sperano ancora in una risposta positiva anche se a guardare il calendario all'inizio della scuola (senza contare i corsi di recupero che partiranno il primo settembre) manca un mese. Gli interventi maggiori riguarderanno l'ampliamento degli spazi esistenti al fine di recuperare in media, 3 o più classi. Per far questo si metterà mano anche ai laboratori e alle palestre che in alcuni casi (come al Mamiani) verranno sacrificati per ospitare più studenti in presenza. Al Lucrezio Caro, ad esempio, la preside ha richiesto l'uso di un edificio vicino alla scuola e la Città Metropolitana, cui compete la proprietà ha dato il via libera. Ma per recuperare e allestire 15 aule ci sarà bisogno di spendere 185 mila euro. Al liceo De Sanctis, fondamentale per il quadrante di Roma nord e la sua provincia, i lavori interesseranno sia la sede centrale che la succursale con l'obiettivo di recuperare più di 3 classi. A seguire anche interventi sugli infissi e sui blocchi sanitari, ovvero sui bagni che, anche in funzione della rimodulazione delle classi dovranno essere migliorati. «Stiamo cercando di rispondere al meglio a tutte le situazioni - commenta la vicesindaca M5s con delega alla Scuola della Città Metropolitana Maria Teresa Zotta - oltre ai 3 milioni del ministero stiamo lavorando per recuperare altri 2 milioni. Certo, il tempo a disposizione è poco ma la penuria di spazi che c'era prima resterà».
Preoccupati presidi ed opposizioni: «Ci auguriamo che arrivino più risorse», commenta la consigliera dem in Città Metropolitana Valeria Baglio anche perché «I tecnici hanno effettuato i sopralluoghi - aggiunge Antonio Proietti, capogruppo della Lega - riscontrando numerose altre criticità che non possono essere sottovalutate». Ultimo problema: lo smaltimento dei vecchi arredi che andranno tolti dalle scuole ma l’operazione non è a costo zero. Per il momento l’ex provincia ha demandato la partita alle singole scuole. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA