Roma, per Raggi si apre un nuovo fronte: alla Pisana rivolta dei “provinciali”

Un’immagine dei giorni scorsi in via Verona ricoperta dai rifiuti
di Mauro Evangelisti
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Domenica 22 Dicembre 2019, 12:19
«Hanno deciso di aprire una discarica a Tragliatella tra molti mesi, vale a dire quando né la Raggi, né Zingaretti ci saranno più» dice caustico Marco Cacciatore, M5S, presidente della commissione Ambiente della Regione. Lui è di Marino e la rivolta dei territori - il resto della Città metropolitana di Roma ma anche le altre quattro province - è già scattata perché l’accordo Zingaretti-Raggi ha cancellato un punto qualificante del piano regionale dei rifiuti: l’ambito di Roma Capitale che costringeva il Campidoglio e Ama a puntare all’autosufficienza, realizzando i propri impianti. Non solo: perfino l’area scelta per la discarica, Tragliatella, è sì nel XIV Municipio, ma gravita sui comuni del litorale, da Fiumicino a Cerveteri. Tanto che ieri il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, con tanto di fascia tricolore ha partecipato alla protesta organizzata dai residenti della zona di Tragliatella. Ma in consiglio regionale, quando arriverà il piano regionale dei rifiuti, proprio dal Movimento 5 Stelle potrebbe partire il siluro contro la richiesta di Virginia Raggi accolta da Nicola Zingaretti. Cacciatore vuole presentare un emendamento che confermi la versione originale del piano, dunque con l’ambito di Roma Capitale che invece la giunta regionale eliminerà per accontentare la sindaca, tornando all’ambito più vasto della Città metropolitana. Significa che Roma, per puntare all’autosufficienza, può affidarsi anche a impianti nelle città vicine.
 
Dice Cacciatore: «In consiglio regionale noi delle province siamo più numerosi, a destra come a sinistra. Voglio vedere in quanti confermeranno questo regalo a Roma». Ieri contro il via libera alla discarica, che sarà pagata con una parte dei cento milioni di euro previsto da Roma Capitale (l’impianto non sarà realizzato da Ama), è scesa in campo anche un’altra bandiera del Movimento 5 Stelle, l’ex assessore ai Rifiuti, Pinuccia Montanari, che su Facebook ha scritto: «Prevale la strategia dell’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, che era favorevole alle discariche. La Raggi tradisce la visione iniziale di Grillo, addirittura l’ad di Ama vuole gli inceneritori. Hanno reso moribonda Ama».
 
Tra chi ha messo “mi piace” a questo post c’è anche Simona Ficcardi, che è una consigliere comunale del Movimento 5 Stelle della maggioranza che sostiene Virginia Raggi. In questo scenario sempre più confuso, mentre a Tragliatella i cittadini protestavano contro la scelta sulla discarica all’orizzonte, la sindaca ieri mattina ha pensato bene di andare alla Falcognana, una delle altre aree in ballo, per prendersi qualche applauso e giocare con le parole. Ha detto (al suo fianco Renato Brunetta, cittadino di quella zona): «Nessuna discarica temporanea a Falcognana e nel territorio di Roma Capitale». Evviva. Eh sì, a Roma non ci sarà la discarica provvisoria. Ci sarà quella definitiva (sempre che la sindaca rispetti il patto siglato con la Regione venerdì pomeriggio).
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