Anche ai Castelli crolla il numero dei neopatentati: non arrivano gli esaminatori da Roma

Una veduta di Castel Gandolfo, uno dei simboli dei Castelli
di Luigi Biagi
3 Minuti di Lettura
Sabato 30 Gennaio 2021, 17:05

Tempi d’attesa molto più lunghi per gli esami, neopatentati quasi dimezzati e indotto bloccato. Accade anche a Velletri, nei Castelli e nella Valle del Sacco romana. L’allarme arriva dai titolari delle autoscuole che con il loro lavoro monitorano giornalmente i flussi. Non sono i giovani che non sono più capaci di studiare o che non sono in grado di guidare. Il minor numero di ragazzi e ragazze che prende la patente dipende dall’aumento dei tempi per fare gli esami teorici presso le Motorizzazioni civili. Insomma: un problema gestionale legato all’epidemia. «Con le misure anti-covid si sono create lunghe file d’attesa perché i posti in ogni aula d’esame sono stati dimezzati senza aumentare il numero delle sessioni», racconta Andrea D’Agapiti, titolare del gruppo “Apollo 11” di Velletri, Lariano e Latina.
«È un problema che non riguarda solo Velletri – prosegue l’imprenditore veliterno - Eppure la soluzione ci sarebbe: bisognerebbe sostenere gli esami presso i consorzi di autoscuole, già attrezzati. Così si eviterebbe di portare i candidati alle Motorizzazioni e invece di spostare trenta persone al giorno, si muoverebbe soltanto l’esaminatore». Le agenzie si occuperebbero della sanificazione ad ogni sessione ma la proposta per non è stata accolta dal ministero.

Quindi bisogna andare a fare gli esami a Roma. Stessi problemi ovunque. «Ho 85 persone da prenotare – racconta Massimo Cannone, titolare di autoscuole che si trovano a Valmontone e Monte Porzio Catone – e lunedì si faranno le iscrizioni per gli esami di marzo e aprile. Prima del covid tutto si faceva in due mesi, invece ora un ragazzo che supera gli esami senza problemi avrà la patente in quattro mesi e mezzo circa. Ma può anche capitare, come la scorsa settimana, che le prove saltino perché magari qualcuno della Motorizzazione risulta positivo al tampone rapido». Inoltre ci sono le “gare” a chi prenota prima l’esame: “Per le agenzie che non riescono ad inserire gli esaminandi nelle sessioni ordinarie – spiega Cannone – a volte si aprono delle sessioni straordinarie. In quei casi si passa tramite il sistema unico di prenotazione e chi fa prima prende i posti”. Infine c’è l’aspetto economico: ai tempi più lunghi corrispondono pagamenti più lenti. “Il problema – dice D’Agapiti - riguarda tutto il comparto: gli effetti dei ritardi si sentono sui pagamenti, sulla vendita delle auto, sul cambio delle gomme e sulle riparazioni. Tutto l’indotto è bloccato”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA