Metro A, guasti spariti con le multe agli autisti: azzerate le corse perse

Metro A, guasti spariti con le multe agli autisti: azzerate le corse perse
di Lorenzo De Cicco
2 Minuti di Lettura
Domenica 14 Luglio 2019, 09:58 - Ultimo aggiornamento: 10:05
Miracoli di certe strette: a volte i problemi spariscono, o si riducono parecchio. Capita per esempio sui treni delle metro A e B della Capitale, non proprio rinomati per la puntualità. Il numero di convogli «scartati» dai macchinisti per guasto è improvvisamente crollato. Azzerato o quasi. Da quando? Dal primo luglio, il giorno in cui è entrato in vigore il nuovo accordo sulla produttività voluto dall'azienda. Con le nuove regole, i conducenti delle prime due linee non solo guidano di più - un'aggiunta di circa mezz'ora al giorno rispetto alle 4 ore scarse previste fino a giugno - ma rischiano tagli in busta paga se le tratte depennate per «mancanza di materiali» (insomma perché non ci sono treni funzionanti a disposizione) superano una certa soglia.

TAGLI IN BUSTA PAGA
Da adesso in poi, se salta oltre il 7 per cento delle corse programmate (prima era il 9 per cento) per carenza di treni, i conducenti di turno si vedranno decurtata la paga giornaliera, circa 50 euro. Nel verbale di accordo siglato dalla direzione del Personale di Atac insieme ai principali sindacati si legge così: «L'indennità relativa alle corse perse oltre il 7% di quelle programmate verrà decurtata tra tutti coloro che non avranno effettuato corse viaggiatori per mancanza di materiale». Fino a giugno le corse saltate per guasti, sulle prime due linee del metrò, erano 900 al mese (circa 30 al giorno). Da inizio luglio si sono quasi azzerate, come risulta dai primi calcoli dell'azienda (il report finale è atteso per la prossima settimana).

LE ATTESE ALLE PALINE
Una stretta anti-ritardi è stata introdotta anche per il servizio di superficie, quindi bus e tram, per cercare di ridurre le attese da record alle fermate. È questo il settore più in difficoltà sotto la gestione dell'Atac. Parlano i numeri: quasi 4 milioni e mezzo di chilometri persi all'anno, dal 2016 al 2018. Se tre anni fa la municipalizzata, con autobus e navette del tram aveva macinato 89,3 milioni di chilometri, l'anno scorso si è fermata a quota 84,9 milioni. Un crollo. Colpa di una flotta arci-datata - 12 anni di età media - e della lentezza con cui il Campidoglio sta gestendo l'acquisto dei nuovi bus. Nonostante le richieste dell'Atac, il Comune ancora non è riuscito a trasferire alla sua controllata i 227 mezzi ordinati un anno fa e fabbricati in Turchia.
Anche per questo dall'inizio dell'estate i mezzi pubblici viaggiano più a rilento del solito. Col nuovo contratto, gli autisti di bus e tram potranno intascare un'«indennità omni-comprensiva» di 10 euro al giorno a patto di guidare più del previsto, mentre i ritardi rispetto alle tabelle di marcia «non potranno superare i 15 minuti» per essere conteggiati come «utili ai fini dell'orario ordinario di lavoro».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA