Lazio, balzo dell'economia con export e farmaceutica: Bankitalia promuove le aziende del territorio

Lazio, balzo dell'economia con export e farmaceutica: Bankitalia promuove le aziende del territorio
di di Fabio Rossi
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Sabato 9 Novembre 2019, 11:39
Il Lazio cresce più del resto d'Italia, che resta nella stagnazione, soprattutto grazie al settore dei servizi. E a Roma aumentano anche gli occupati, pur a parità di ore lavorate. A rivelarlo è il rapporto della Banca d'Italia, L'economia del Lazio, presentato ieri e relativo al primo semestre del 2019. I servizi, in particolare, hanno registrato un aumento dell'occupazione e hanno beneficiato dell'aumento del turismo sia in termini di presenze (più 2,1 per cento) sia di spesa (più 6,8 per cento). Nel settore manifatturiero, invece, il fatturato è aumentato a un ritmo più blando rispetto al 2018, ma sta brillando di nuovo il settore farmaceutico con un boom delle esportazioni: il 64,4 per cento nel primo semestre di quest'anno.

Le industrie laziali farmaceutiche possono vantare «investimenti innovativi che ne hanno favorito la competitività» e dietro il boom dell'export c'è anche la crescita dell'attività di contract manufacturing (le lavorazioni in conto terzi). Le esportazioni complessive della regione sono risultate in crescita nel semestre del 26,9 per cento, superando nettamente il dato nazionale, fermo a poco meno del 3 per cento. Secondo il direttore della sede di Roma, Luigi Mariani, «il Lazio va un po' meglio rispetto al resto del Paese grazie al suo strutturale vantaggio: il settore dei servizi», che ha un impatto maggiore sul Pil regionale rispetto al settore manifatturiero, in questo periodo in evidenti difficoltà. L'industria laziale nel suo complesso è più solida, come dimostra «un tasso di deterioramento del credito alle imprese al 3,7 per cento, un livello storicamente basso», indica l'economista della Banca d'Italia Luigi Leva, tra i curatori della ricerca.
Nel Lazio, secondo la fotografia scattata da Bankitalia, l'occupazione è cresciuta nel semestre ad un ritmo leggermente più alto rispetto alla media italiana (più 0,6 per cento contro più 0,5) con un tasso di occupazione del 60,9 per cento (anch'esso sopra la media del Paese) contro 60,4 per cento del primo semestre del 2018. Cresce l'occupazione femminile «in modo significativo» e dopo quattro anni tornano ad aumentare i lavoratori autonomi. Dal rapporto si evince che gli occupati per singolo settore sono: più 0,5 per cento nei servizi, meno 0,1 nell'industria, più 3,9 nelle costruzioni, meno 2,3 in agricoltura. Quanto al dettaglio dei nuovi lavoratori, crescono dello 0,5 per cento i dipendenti, dello 0,7 per cento gli autonomi. L'analisi mostra per il Lazio un calo del tasso di disoccupazione al 10,8 per cento, che lo ha avvicinato a quello medio nazionale. I nuclei familiari beneficiari del reddito o della pensione di cittadinanza a settembre sono stati 83.699 (quasi 183.000 persone), pari al 3 per cento circa delle famiglie residenti (contro il 3,6 della media nazionale); l'importo medio mensile erogato è stato di 466 euro (in tutta Italia di 482 euro). Prosegue poi la fase positiva del settore turistico: nei primi otto mesi dell'anno (da gennaio ad agosto) le presenze di visitatori stranieri nella regione sono aumentate del 2,1 per cento, mentre nei primi 6 mesi la spesa è cresciuta del 6,8 per cento.
 
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