Fase 2 Roma, nei parchi regole ancora violate: oggi si decide sulla chiusura

Fase 2 Roma, nei parchi regole ancora violate: oggi si decide sulla chiusura
di Alessia Marani e Mirko Polisano
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Lunedì 11 Maggio 2020, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 18:45

«Mai vista tanta gente neanche il primo maggio in era pre-Covid», allargano le braccia gli attivisti dell'Associazione per Villa Pamphilj. Chi del resto, meglio di loro conosce i 184 ettari di verde immersi tra l'Aurelia Antica e la Gianicolense? Il parco ieri è stato nuovamente preso d'assalto. Gruppi di runner, orde di ragazzini, un via vai di biciclette, molti erano seduti sulle panchine a distanza ravvicinata. Gli irriducibili del fitness hanno divelto i nastri intorno alle attrezzature ginniche e hanno continuato a fare esercizi, le famiglie con i bambini hanno faticato a tenersi a distanza da chi non indossava la mascherina.

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Le pattuglie della Polizia locale hanno dovuto lasciare le macchine per addentrarsi nel polmone a piedi e raggiungere i punti meno accessibili per raccomandare cautela e il rispetto delle norme. Tanta la gente anche a Villa Ada, a Villa Borghese, pienone nel parco della Caffarella (con la Protezione civile in prima linea per invitare i frequentatori a rispettare distanze ed evitare assembramenti) e nel Parco degli Acquedotti, lungomare e pinete letteralmente invase sul litorale di Ostia.

IN ARRIVO LE RELAZIONI
Oggi la sindaca Virginia Raggi prenderà una decisione, se continuare a mantenere aperti tutti i parchi e i giardini della città, oppure procedere con la chiusura di quelli dove i controlli sono più difficili da gestire. Il Campidoglio è cauto, si appella nuovamente al buon senso e alla responsabilità dei cittadini, anche perché per colpa di indisciplinati e irrispettosi non sarebbe giusto nemmeno togliere una valvola di sfogo alle famiglie in un momento in cui non è ancora possibile andare al mare, fare una gita fuori porta oppure raggiungere le seconde case. Per questo Raggi ha chiesto ai vigili urbani e alla protezione civile delle relazioni per sapere come è andata nel week-end che, oggi, appunto valuterà. Scriveva ieri la sindaca su Facebook: «I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni, ma è necessario rispettare le regole: solo così potremo superare questo difficile momento».
Finora, sono stati circa un milione i controlli svolti dalla Polizia Locale dall'8 marzo per il contenimento del contagio da covid-19, a fronte di 3200 illeciti rilevati. Tra sabato e la prima parte della giornata di ieri sono stati 17500 gli accertamenti effettuati, poco più di una trentina i comportamenti illeciti sanzionati, la maggior parte per spostamenti senza valido motivo, soprattutto sulle strade verso il mare come la Colombo e l'Aurelia. Sulle principali consolari c'erano anche i Carabinieri a presidiare. Il numero delle sanzioni è esiguo anche perché multare è difficile, viste le maglie larghe del decreto che disciplina la Fase2. Ventimila le persone controllate dagli agenti della Questura.

VISITE AI CONGIUNTI
Anche a Ostia il week-end è stato all'insegna dei controlli e delle grandi folle. Invasioni di bici sul lungomare e a Castel Fusano. Gente in strada senza guanti e mascherine, ma nel rispetto delle misure di contenimento. «Quello che non è vietato è lecito», ripetono agenti e militari. Dunque, via libera a visite ai congiunti e a sport all'aria aperta in ogni parte della città. Gli arenili restano vuoti e chiusi, come previsto dall'ordinanza della Reggi: sono stati presidiati dalla polizia a cavallo. Paura sul lungomare per qualche istante. Intorno alle 12, gli agenti del commissariato hanno incontrato un bambino in lacrime che si era perso. Dopo averlo fatto giocare con la paletta dell'alt, lo hanno tranquillizzato e si sono messi alla ricerca del papà: era a un chilometro di distanza.

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