Emergenza rifiuti, torna l'ipotesi Corcolle: «Impianti stracolmi»

Emergenza rifiuti, torna l'ipotesi Corcolle: «Impianti stracolmi»
di Stefania Piras
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Giovedì 30 Maggio 2019, 08:31

Ora a tremare sono gli abitanti di Corcolle. Dopo aver scongiurato sette anni fa l'arrivo dei rifiuti di Malagrotta, si preparano a nuove barricate perché la cava che sorge in via Zagarolese, nel Municipio delle Torri vicino Tivoli (e a due passi da Villa Adriana), è rientrata in pole position per diventare una discarica. L'incubo spazzatura continua: il Campidoglio, infatti, si prepara a trovare nuovi siti per ospitare i rifiuti che ora vengono scaricati a Ponte Malnome, a Valle Galeria, luogo individuato all'ultimo momento per far fronte all'emergenza scaturita dal rogo del Tmb Salario. Il tutto proprio mentre la sindaca gira il suo primo video, delega presa dopo le dimissioni della Montanari: «Niente più discariche ma tanti piccoli siti», dice la sindaca. Per Corcolle ha il sapore della beffa, e già si pensa alle proteste da mettere in piazza non appena ci sarà il verdetto della conferenza dei servizi che si terrà a metà giugno: doveva essere il 6 giugno, ma è stata chiesta una proroga.

In tutti i casi l'autorizzazione, avanzata dai proprietari della cava, la GM Pozzolana, è stata calendarizzata. Formalmente si chiede di poter depositare materiali inerti. Ma da lì a stoccare rifiuti solidi urbani, il passo è brevissimo. Proprio come sette anni fa. Anche dall'Ama confermano che il sito è tra i papabili per ospitare l'immondizia che ora va a Ponte Malnome, la cui autorizzazione scadrà a luglio. Manca poco tempo, quindi e bisogna trovare assolutamente un altro sito. Anche perché arrivano notizie sconfortanti dall'impianto di Rocca Cencia, sempre in VI Municipio. Il Tmb è al collasso con le macchine che iniziano a fermarsi e i cumuli di rifiuti aumentano nella zona di Conca d'Oro e Prati fiscali. L'imbarazzo della maggioranza pentastellata è palpabile. Dopo Torre Maura, rischiano di subire un'altra decisione calata dall'alto.

«È la mancanza di trasparenza che lascia esterrefatti», dice Fabrizio Compagnone, capogruppo Pd nel VI Municipio dove è ubicata la cava per cui è stata avviata la richiesta di autorizzazione. Il segretario regionale dei dem Astorre aggiunge: «No a una discarica a Corcolle. La giunta Raggi non riapra una ferita, abbandoni l'ipotesi di una discarica a pochi metri da Villa Adriana. La conferenza dei servizi convocata dal Campidoglio per dare corso al progetto già bocciato è un atto di violenza per il territorio, i cittadini e per un'area archeologica straordinaria. Il Pd è contrario e metterà in atto ogni misura per fermare questo scellerato progetto».

Nel 2012 andò in onda lo stesso film: richiesta di autorizzazione per rifiuti inerti e poi per rifiuti da Tmb. Il sito era stato dichiarato non idoneo per diversi motivi tra cui il patrimonio Unesco che sorge a pochi passi da lì: villa Adriana. Ora i fattori escludenti sarebbero persino aumentati: a febbraio, a Parigi hanno deciso che Villa Adriana è diventata bandiera blu Unesco. Si tratta di una caratteristica che ha anche la Biblioteca Nazionale di Firenze e che presuppone una protezione rafforzata in caso di conflitto armato. L'iscrizione comporta una totale immunità.

Memori di quello è successo anni fa, vicenda che portò alle dimissioni dell'allora prefetto Giuseppe Pecoraro, i residenti sono in allarme. «Facessero la discarica al Colosseo e non rompessero il piffero!», scrive qualcuno». In Municipio sono pronti al gran rifiuto: «È l'ennesima mazzata, non si doveva ripartire dalle periferie tutelandole?»
 

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