Covid Roma, frenano i nuovi casi: oltre 200 in meno nell'ultima settimana. Cala anche indice Rt

Cala lentamente la curva dei contagi tra Roma e Lazio
di Francesco Pacifico
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Sabato 12 Dicembre 2020, 15:46 - Ultimo aggiornamento: 16:17

Da 1.372 casi positivi nel Lazio registrati lunedì 7 dicembre ai 1.230 che sono stati rilevati venerdì 11 dicembre e 1.194 nelle ultime 24 ore in tutta le Regione. Un calo lento, ma che è ancora più visibili nella Capitale: 798 contagiati a inizio di questa settimana che sempre venerdì sono scesi a 558, per poi risalire a 573 nell'ultima rilevazione. Il tutto a parità, di fatto, di numero di tamponi effettuati: intorno ai 16mila.

Ed è proprio da questo numero - quello dei molecolari - che bisogna partire per capire l'andamento della curva tra Roma e Lazio.

I tamponi effettuati nelle scorse settimane, quando in media si sottoponevano al controllo 20mila. Anche se dalle autorità sanitarie segnalano che la crescita dei test rapidi - soprattutto gli antigenici che ormai si possano fare anche in farmacia - ha scremato la platea di potenziali soggetti che devono fare il tampone molecolare, esame che è al centro delle statistiche sull'evoluzione del virus.

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Va da sé che dietro il calo c'è anche l'effetto delle restrizioni decise a livello nazionale e locale come il "coprifuoco" alle 22, la chiusura di bar e ristoranti alle 18 e la didattica a distanza per le superiori. Senza contare che i cittadini si mostrano, in generale, più rispettosi nell'uso della mascherina e del distanziamento. In quest'ottica il dato più rassicurante è il livello dell'indice Rt: quello che indica la velocità di trasmissione del virus. In una settimana siamo passati da 0,86 a 0,67.

Ma questa è soltanto una faccia della medaglia: infatti le terapie intensive, dove si ricoverano i malati più gravi, sono occupate per oltre un terzo e quasi 90mila persone contagiate sono isolate a casa. Ancora alto il numero dei morti: 41 nell'ultimo bollettino contro i 46 d'inizio settimana, anche se venerdì 11 c'è stato un picco di 68. Non a caso l'assessore regionale alla Salute, Alessio D'Amato, lancia continui appelli per «non abbassare la guardia» e chiede di rivedere a Natale le proprie abitudini.

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