Coronavirus, da Trastevere a Campo de' Fiori: così la movida si è svuotata

Coronavirus, da Trastevere a Campo de' Fiori: così la movida si è svuotata
di Marco Pasqua
2 Minuti di Lettura
Domenica 10 Maggio 2020, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 20:14

Non c'è stato neanche bisogno dei posti fissi di controllo, da parte delle forze dell'ordine, per convincere i romani - in particolar modo i giovanissimi - a stare a casa nel primo weekend della Fase 2. Da Trastevere a Campo de' Fiori, lo scenario, sabato notte, era di quelli desertici, con la movida nel centro storico di fatto azzerata. E con l'effetto Navigli che, per fortuna, non c'è stato, almeno in queste zone della Capitale.

Leggi anche:-> La movida di Ponte Milvio a Roma non riparte, un titolare di pub: “Inutile aprire così”
 



Qualche gabbiano che rovistava tra i rifiuti (infastidito dai pochi passanti che lo disturbavano), dei residenti in bicicletta, qualcuno con il cane e null'altro. Niente assembramenti, neanche nelle vie più nascoste. A Campo de' Fiori, la municipale era presente con due auto, come deterrente. In piazza Trilussa, una macchina dei carabinieri e, verso le 23.30, due ragazze sole in un'area che, il sabato notte, a malapena contiene la folla. Niente posti fissi, invece, in piazza di Santa Maria in Trastevere e San Calisto, quest'ultimo luogo ritrovo della movida più molesta. Spariti anche gli spacciatori che qui trovano una clientela sempre interessata alla loro "merce". Forse preoccupati dalle multe previste nel caso di assembramenti o, comunque, di uscite immotivate dal proprio domicilio, i romani hanno preferito ripiegare su un sabato sera in casa. «Qui il lavoro non c'è più - ha intanto raccontato un ristorante di Campo de' Fiori - L'asporto ci porta a fatturare il 10% rispetto ai livelli pre-coronavirus. Io qui devo pagare un affitto di 12mila euro al mese e oggi ho incassato forse 300, 400 euro. Come lo pago il personale?». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA