Botte in famiglia, la polizia mette in salvo le vittime

Botte in famiglia, la polizia mette in salvo le vittime
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Giovedì 25 Luglio 2019, 12:50
Come spesso accade in queste circostanze, le vittime sono le persone più fragili: anziani genitori, mogli e figli che il più delle volte tendono a minimizzare il problema, fino a quando l’escalation delle violenze arriva al culmine. Circostanza spiacevole in cui si è trovata martedì scorso una donna di 42 anni: il suo compagno C.M., 46 anni, romano, dopo averla picchiata per tutta la notte con calci e pugni al volto, aveva impedito che la stessa potesse allontanarsi e chiedere aiuto, in quanto aveva chiuso la porta a chiave e le aveva tolto il cellulare. E’ riuscita a sottrarsi al suo aguzzino solo quando lui si è addormentato ed ha  così potuto approfittarne per chiamare la polizia. Gli agenti del Commissariato Casilino e del Commissariato Romanina hanno quindi arrestato l’uomo che è stato portato nel carcere di Regina Coeli. La donna è stata affidata alle cure dei sanitari ed è stata portata al Policlinico Casilino, dove l’hanno dimessa con una prognosi di 25 giorni. Sempre l'altroieri, la polizia è intervenuta per una violenta lite familiare all’interno di un’ abitazione: a chiedere aiuto questa volta un’anziana madre. Giunti sul posto gli agenti dei commissariati Casilino e Prenestino si sono trovati di fronte ad un giovane che, coltello alla mano, minacciava di morte i genitori. Di fronte agli agenti, il figlio della coppia, 37 anni, ha desistito. L’uomo, con problemi legati all’abuso di alcol, è stato arrestato e portato a Regina Coeli.   
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