Giosuè Cammarata e Alessandro Pecora, i piloti morti a Viterbo: rimasti 2 ore agonizzanti tra i rottami. L'esperto: «Con un sistema di soccorso a bordo potevano salvarsi»

Una volta decollati all'1,35 dalla pista dell'"Alituscia" di Vejano, nessuno si era ancora reso conto dell'incidente.

Giosuè Cammarata e Alessandro Pecora, i piloti morti a Viterbo: rimasti 2 ore agonizzanti tra i rottami. L'esperto: «Con un sistema di soccorso a bordo potevano salvarsi»
di Alessia Marani
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Lunedì 4 Marzo 2024, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 14:40

Giosuè Cammarata e Alessandro Pecora, i due amici di Centocelle morti nello schianto dell'ultraleggero precipitato sabato pomeriggio nei boschi tra Vejano (Viterbo) e Fiano Romano, potevano salvarsi. Soprattutto Giosuè, 59 anni, che all'arrivo dei soccorritori dei vigili del fuoco mostrava ancora segni di vita e che, purtroppo, una volta liberato dalle lamiere accartocciate, non ce l'ha fatta nemmeno ad affrontare l'ultimo viaggio in eliambulanza per arrivare in ospedale. I due, ricercatore del Cnr il 62enne Pecora e piccolo imprenditore edile Cammarata, sono rimasti per oltre due ore incastrati tra i rottami del P-92 senza potere chiedere aiuto, senza che nessuno si accorgesse di loro. Una volta decollati all'1,35 dalla pista dell'"Alituscia" di Vejano, nessuno si era, infatti, ancora reso conto dell'incidente. Nessun alert era partito. Nessuno che li aspettasse o sapesse del loro arrivo nemmeno al campo di volo di Fiano, l'ex Arrow Club.

Ultraleggero precipita a Vejano, morti Giosuè Cammarata e Alessandro Pecora: erano un ricercatore del Cnr e un imprenditore edile

L'ALLERTA

Solo quando un altro pilota ha spiccato il volo dal piccolo centro ai confini tra il Viterbese e Roma, e così dall'alto ha potuto vedere il piccolo aereo bianco, alle 15,45, è stato finalmente allertato il 112. Ma sono trascorsi ancora interminabili minuti prima che i pompieri con l'elicottero potessero raggiungere il posto. «Il cruccio più grande - spiega Roberto Meuti, decano degli hangar del campo di volo di Fiano Romano - è sapere che Giosuè e il suo amico Alessandro, che non conoscevo, siano morti agonizzando quando, invece, se solo a bordo del P 92 fosse stato montato il sistema Elt, ossia un trasmettitore di localizzazione d'emergenza, li avrebbero potuti raggiungere nel giro di venti minuti e si sarebbero potuti salvare». Il sistema entra in funzione in automatico quando si ha un "crash" in volo e si perde quota in accelerazione veloce. «Subito si attiva il segnale collegato al satellite che rilancia la posizione esatta del velivolo, con un errore di massimo 100 metri», spiega ancora Meuti.
Il P 92 era stato acquistato appena due settimane prima da Pecora. A quanto ricostruito dai carabinieri attraverso le testimonianze di chi li ha visti alzarsi in quota, alla cloche c'era proprio il 62enne, il meno esperto, con 30 ore di volo alle spalle. Il debutto nei cieli in solitaria lo aveva affrontato per la prima volta il 19 aprile scorso. Il 23 dicembre su Facebook aveva poi postato il video e le immagini di «un bel giretto» in compagnia di Cammarata. Finalmente sabato un nuovo giro con l'amico di sempre stavolta sul suo ultraleggero. L'idea era quella di raggiungere Vejano per pranzare là, ma poi la pioggia li aveva fatti desistere e dopo nemmeno una mezz'oretta avevano deciso di tornare indietro.

LE IPOTESI

Ora sulle cause esatte dell'incidente sarà l'inchiesta della magistratura a fare luce. L'ipotesi è quella di un malfunzionamento o di un malore. L'Elt su questo tipo di ultraleggeri, va detto, non è obbligatorio. Il suo costo si aggira sui mille euro, «ma esiste una versione che costa appena qualche decina di euro, lo portano con sè molti sciatori, basterebbe quello a salvare vite», conclude Meuti.
Cammarata lascia la moglie e due figli di 12 e 15 anni.
Pecora aveva conseguito la Laurea Magistrale in Fisica con una tesi sulla spettroscopia elettronica dei materiali semiconduttori, era stato un esperto scientifico presso il Ministero degli Esteri ed era stato un accreditato ricercatore del Cnr. Dopo la Fisica la nuova passione per il volo, con l'attestato da pilota preso al campo di volo Fly Roma sulla Prenestina.

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