Truffa dello specchietto (con finto disabile) a Roma, il colpo sull'auto e la richiesta di denaro. «Attenti a un giovane con una donna e tre bimbi»

I casi segnalati a Roma Sud, un uomo è riuscito a mettere in fuga il malvivente a bordo di un’auto azzurra. L’appello (social): “E' aggressivo"

Truffa dello specchietto (con finto disabile) a Roma, il colpo sull'auto e la richiesta di denaro. «Attenti a un giovane con una donna e tre bimbi»
di Alessia Perreca
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Mercoledì 20 Dicembre 2023, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 12:23

Truffa dello specchietto, ancora. Cambia il volto del malvivente, ma la dinamica resta sempre la stessa: l’abile truffatore procede molto lentamente costringendo così l’automobilista ad effettuare un sorpasso. Ed è proprio in quest’istante che mette in atto il piano: prima un colpo secco e diretto sulla fiancata dell’auto in corsa poi l’intimazione all’ignara vittima di fermarsi perché avrebbe causato la rottura dello specchietto retrovisore. L’ennesimo tentativo di truffa è andato in scena nei giorni scorsi a Pomezia: un uomo stava cadendo nella trappola ben architettata di un giovane in compagnia di una donna e di tre bimbi di cui uno - a suo dire - con disabilità. Secondo il racconto del testimone, l’imbroglione avrebbe agito con tono «aggressivo» e con metodi «provocatori e minacciosi».

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Cosa è successo

«Attenzione», inizia così il racconto (social) di un utente (anonimo) all’interno della pagina Facebook: “Sei di Pomezia se”: «Sta girando una C3 vecchio modello azzurra che tenta di fare la truffa dello specchietto.

A bordo c'è sempre un uomo giovane e si fa accompagnare da una donna o a volte, come è successo a me, da 3 bambini di cui una portatrice Handicap, a detta sua». Ha rischiato di finire vittima della oramai “celebre” truffa che è ritornata ad invadere diverse zona della Capitale e dei litorali. Un uomo si trovava a passare a Pomezia ed è stato fermato da un giovane che lo ha accusato di avergli rotto lo specchietto. Una volta scesi dalle rispettive macchine, il truffatore, per non incappare in lungaggini burocratiche coinvolgendo dunque le assicurazioni, ha chiesto all’automobilista di pagare il risarcimento in contanti.

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«E’ aggressivo e cerca in tutti i modi di provocare e mettervi in soggezione anche con minacce fisiche», sostiene il testimone. L’uomo si è dunque rifiutato di dare soldi al delinquente ed è riuscito a sventare il colpo. «Se vi capita - conclude - non cercate lo scontro ma limitatevi a dire che che della pratica se ne occuperanno i carabinieri e la compagnia assicurativa e allertate subito le forze dell'ordine. Se siete da soli/sole non scendete dall'auto e cercate di mantenere la calma». Due settimane prima, sempre la stessa auto e lo stesso malvivente (insieme a una donna) sono stati avvistati mentre tentavo ancora un’altra truffa sulla Pontina.

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