Ventinove treni cancellati dal 4 al 7 luglio, altri 66 fino al 22 luglio, poi l'ulteriore riprogrammazione che prevede la soppressione di 250 treni al giorno dal lunedì al venerdì e di 85 il sabato: eccoli i numeri della debacle che si sta consumando sulla rete dei trasporti regionali per colpa del caldo eccessivo che avrebbe provocato un'anomala usura dei bordini delle ruote dei convogli non permettendo loro di potere essere messi in servizio rispondendo a tutti i crismi di sicurezza. Una situazione che andrà avanti fino a settembre. Ora, però, la Regione Lazio stanca del rimpallo di responsabilità tra Trenitalia (fornitrice dei convogli Taf, Rock e Jazz che viaggiano sui binati laziali) e Rfi gestore dell'infrastruttura è decisa a chiedere il conto per i forti disservizi patiti dai suoi cittadini, pendolari e turisti.
Ieri sera il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha scritto agli ad delle due aziende esprimendo «forte preoccupazione in ordine alla gravità della situazione che si sta delineando», chiedendo ulteriori azioni per risolvere il problema che sta letteralmente lasciando a piedi migliaia di utenti. «Considerata la progressiva estensione di tale fenomeno all'intera rete del Lazio e la perdurante incertezza sulle cause di natura tecnica che stanno determinando la messa fuori servizio di un numero sempre più elevato di treni - afferma - si invitano codeste Aziende a rafforzare con ogni consentita urgenza le azioni poste in essere al fine di mitigare i disagi all'utenza».
LA LISTA
La missiva prelude alla decisione di chiedere l'applicazione delle penali sul contratto di servizio.
mara«Attueremo qualsiasi provvedimento nei confronti degli enti responsabili dei disservizi, così come la richiesta di penali», afferma l'assessore regionale ai Trasporti Fabrizio Ghera. Il presidente della Commissione Trasporti, Cosmo Mitrano, rispondendo al consigliere di Azione Alessio D'Amato che ha annunciato una interrogazione a risposta scritta sul «calvario che stanno vivendo i pendolari del Lazio», dal canto suo, in una nota ha ribadito che «l'amministrazione regionale è impegnata nella tutela dei propri pendolari e del trasporto pubblico. Abbiamo purtroppo ereditato una gestione gravemente carente delle ferrovie di competenza regionale, Roma-Lido e Roma-Viterbo. Per quanto riguarda gli ultimi disservizi, questi non sono da attribuire alla Regione Lazio, tanto che l'assessorato ai Trasporti ha già provveduto a notificare le penali a Trenitalia».