Roma, le ville e i parchi dimenticati: «La manutenzione è assente»

Roma, le ville e i parchi dimenticati: «La manutenzione è assente»
di Fabio Rossi
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Venerdì 21 Ottobre 2022, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 12:18

Il verde pubblico della Capitale è sempre meno curato dai giardinieri comunali, con un sempre maggiore utilizzo degli appalti esterni. Una situazione che si traduce in un crollo degli interventi di manutenzione straordinaria da parte del Servizio giardini e numeri bassi, soprattutto in alcuni municipi, anche per quanto riguarda lo sfalcio dell'erba. A lanciare l'allarme decoro è l'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma (Acos), nella sua indagine annuale sulla qualità della vita e dei servizi pubblici locali nella Città eterna. Un problema che riguarda i grandi parchi come gli alberi che costeggiano le strade. Il calo degli interventi, come detto, è motivato anche da un maggiore ricorso agli appalti esterni, a causa delle carenze di organico del servizio giardini comunale: «I dipendenti con la qualifica di giardiniere, storicamente figure d'eccellenza della Capitale, sono via via diminuiti - si legge nel report dell'Agenzia - mentre è aumentato il ricorso ad appalti esterni per servizi e forniture». Negli ultimi anni, tuttavia, «grazie alle nuove assunzioni, il corpo dei giardinieri in forza presso il Servizio giardini è tornato quasi ai livelli del 2010, attestandosi nel 2021 a quota 342 unità», scrive l'Acos.

I NUMERI

Ma i nuovi addetti non bastano a rilanciare l'attività.

I dati relativi all'ultimo anno solare vedono una brusca frenata: 550 sono stati gli interventi di manutenzione straordinaria del verde cittadino, contro i 1.119 del 2020; 18 mila quelli ordinari (19.686 l'anno precedente) 1.021 gli interventi emergenziali - come nel caso di rami caduti e alberi pericolanti - che erano stato 1.046 dodici mesi prima. Insomma, un calo rispettivamente del 51, 9 e 2 per cento dall'anno precedente. Nel 2020 «è stato aggiudicato l'Accordo quadro triennale per la manutenzione del verde orizzontale, diviso in 8 lotti - ricorda l'Acos - Quello per la manutenzione del verde verticale, diviso anch'esso in 8 lotti, ha invece subito dei ritardi per via di ricorsi al Tar presentati da alcune aziende che hanno partecipato al bando».

LE ERBACCE

Altro tema critico è quello degli sfalci dell'erba incolta, che in molte aree della Capitale è diventata simbolo del degrado urbano. Il servizio è stato svolto da Ama fino al 31 dicembre 2020, come previsto nel contratto di servizio. «Nel 2020 è stato aggiudicato l'Accordo quadro triennale per la manutenzione del verde orizzontale, diviso in 8 lotti - sottolinea l'Agenzia - Quello per la manutenzione del verde verticale, diviso anch'esso in otto lotti, ha invece subito dei ritardi per via di ricorsi al Tar presentati da alcune aziende che hanno partecipato al bando». I dati vedono in coda, quanto a superficie interessata da interventi di sfalcio dell'erba, il territorio dei municipi XIII (Aurelio), XIV (Monte Mario), XII (Monteverde), I (centro storico-Prati) e II (Parioli-Trieste-Nomentano).

 

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